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Ultim'ora | 03 ottobre 2025, 12:16

Sinner, Vagnozzi: "Spero di allenarlo per altri 15 anni. Cahill? Penso resterà"

Sinner, Vagnozzi: "Spero di allenarlo per altri 15 anni. Cahill? Penso resterà"

(Adnkronos) -

Dal futuro di Darren Cahill fino al trionfo di Wimbledon e alla finale persa contro Carlos Alcaraz. Oggi, venerdì 3 ottobre, Simone Vagnozzi parla di Jannik Sinner, del suo futuro e non solo: "L'obiettivo per quest'anno era vincere Wimbledon e ci siamo riusciti. Spero di continuare ad allenare Jannik il più possibile, vediamo quanto andremo avanti. In un futuro lontano, uno potrei trovare uno stimolo nel rifare la stessa cosa con un altro giocatore, ma magari faccio 15 anni con Sinner e sarà lui il mio ultimo tennista. Lo spero!", ha detto l'allenatore del tennista azzurro in un'intervista al Corriere dello Sport. 

In bilico, per ora, c'è ancora il futuro del supercoach Darren Cahill, che a inizio stagione aveva annunciato che quella in corso sarebbe stata la sua ultima stagione da allenatore, ma che poi ha fatto trasparire qualche speranze di continuare a lavorare con Sinner: "Io penso e spero che Darren possa restare con noi e continuare, non abbiamo pensato a nessuno al di fuori di lui. Al momento però non ci sono ufficialità", ha rivelato Vagnozzi. 

Vagnozzi ha parlato della sconfitta agli Us Open contro Alcaraz: "La finale di New York per me non è così sorprendente. In quel momento Alcaraz stava fisicamente e mentalmente meglio di Jannik. Non dobbiamo dimenticarci che lui ha vissuto cinque mesi difficili, eppure oggi si prova a far passare Sinner come un giocatore in crisi dopo che in un anno ha vinto due Slam e fa finali in tutti i tornei tutte le settimane. Lui sta facendo cose straordinarie, ma noi, come tutti, vogliamo sempre migliorarci". 

"A volte mi sorprendo di quanto si parli di determinate cose. In alcuni momenti delle cose funzionano, in altri meno, Negli Stati Uniti Jannik non ha servito benissimo e abbiamo preso degli accorgimenti: il movimento è cambiato un giorno prima di arrivare in Cina", ha raccontato Vagnozzi, "i primi giorni a Pechino si è adattato e poi ha cominciato a servire molto bene. Poi nel gioco è chiaro vada inserito sempre qualcosa di nuovo, altrimenti si diventa prevedibili. Questo non significa che Sinner debba diventare un tennista da serve & volley. Ci sono smorzate e slice, ma anche altre variazioni, che si tratti di prendere prima un lungolinea, rispondere più aggressivo, giocare un kick o andare al corpo. È semplicemente migliorarsi, non c'è nulla di sorprendente". 

Ma chi può inserirsi nella rivalità tra Sinner e Alcaraz? "Sono tanti ad avere il potenziale, anche Tien lo ha. Ovviamente c'è Fonseca, anche se a me piace molto Mensik", ha detto Vagnozzi, "Poi ci sono fattori intangibili: pensiamo a Jannik, ora tutti fanno passare per normali le sue vittorie. Quando ho iniziato a lavorare con lui c'era gente che diceva che Rune era molto più avanti. Musetti? In campo sta facendo qualcosa di diverso, ha vissuto un'ottima stagione. Il talento c'è, sulla terra sono già tre anni che è pronto per fare un grandissimo risultato. Sull'erba aveva già fatto bene e ora è in crescita sul cemento. Il potenziale lo ha". 

 

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