Ti è mai capitato di parlare a voce alta con un amico e, poco dopo, sullo smartphone hai trovato un annuncio che si riferiva proprio a quello? Magari parlavi di gatti, di quadri o di slot online e, subito dopo, ecco una pubblicità sui casinò. È una sensazione che hanno avuto molte persone, ma quello che sappiamo è che i sistemi operativi non usano il microfono dello smartphone per origliare le conversazioni né per personalizzare gli annunci.
Perché a volte vediamo annunci che sembrano telepatici
Di solito, il motivo è più semplice di quanto pensiamo. Può capitare che abbiamo già fatto delle ricerche sul web prima di parlarne con i nostri amici, oppure che quell'argomento rientri tra gli interessi dei nostri contatti. Bastano questi dati per costruire dei profili molto precisi, non c'è alcun bisogno di ascoltare l'audio del microfono. Instagram ha dichiarato ufficialmente che non usa il microfono per gli annunci e spiega che questo fenomeno può essere causato da: attività online precedenti, affinità sociali o pura coincidenza statistica. Sui telefoni, poi, i sistemi operativi mostrano degli indicatori visivi quando un'app usa il microfono o il fotocamera, il famoso puntino arancione o verde.
Cosa fanno davvero i telefoni quando ascoltano
Se davvero il microfono fosse sempre attivo a nostra insaputa, si consumerebbe più in fretta la batteria. Poi, i sistemi operativi hanno delle regole proprio per limitare le funzioni in background. Le app devono dichiarare quando usano un servizio in background, quindi è impossibile non accorgersene. Sia iOS che Android mostrano delle dashboard dove si può vedere quali app hanno usato il microfono e quando. Il discorso dei trigger vocali, invece, è diverso. È vero che se diciamo "Hey Siri" il telefono se ne accorge, ma c'è un piccolo modello che gira in locale, a basso consumo, e che ascolta solo la parola chiave. È una funzione documentata da anni nelle pagine tecniche di Apple, e gestita con delle impostazioni di privacy dedicate.
L'eccezione che ha fatto discutere: i pitch sull'Active Listening
Verso la fine del 2023 e l'inizio del 2024, c'è stato un caso di cui si è parlato tanto. Cox Media Group (CMG) fece parlare di sé con un servizio chiamato proprio "Active Listening". Questo servizio prometteva di ottenere delle offerte più mirate in base a ciò che le persone dicevano quando avevano con sé i loro dispositivi. Dopo questo scandalo, Google ha subito rimosso CMG dal suo Partner Program e la stessa CMG ha detto che si trattava di servizi ormai obsoleti e non più attuali. Questo caso ha senza dubbio alimentato l'idea che ci ascoltino davvero, ma a oggi resta un episodio isolato e controverso, non una prova che i grandi social usino il microfono per gli annunci. Oltre a questo, le autorità europee hanno aggiornato le raccomandazioni e i controlli sulla privacy delle app e l'UE continua a imporre dei paletti sul consenso e sull'uso dei dati. Questo significa che non c'è da preoccuparsi per la trasparenza né per i tracciamenti.
Come verificare se il microfono è attivo
Sull'iPhone c'è il puntino arancione che segnala quando il microfono è in uso. Su Android 12+ compare un'icona/dot e puoi toccarla per vedere quale app sta usando il microfono. Se non vedi indicatori, significa che il microfono non è attivo. Puoi anche andare nelle impostazioni del telefono e cercare la voce "Privacy", dovresti vedere lo storico di tutte le app che hanno usato il microfono e puoi anche revocare i permessi. Se vuoi disattivare i trigger vocali Apple, puoi farlo dalle impostazioni e puoi scegliere come gestire Siri.
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