“Speriamo che nel DPCM di Draghi per il turismo e le partite IVA ci sia un pò di buonsenso” Lo sottolinea il Coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia del VCO, preoccupato che -per determinare il calo di fatturato delle imprese– secondo le bozze in circolazione si considererebbe il solo confronto di fatturato dei mesi di gennaio e febbraio.
“Tutta la filiera turistica, salvo il turismo montano - sottolinea il presidente provinciale Luigi Songa - sui laghi è da sempre di carattere stagionale e quindi l’inizio dell’anno è periodo di chiusura e questo vale non solo per gli alberghi ma anche i trasporti, le guide turistiche e tutte le attività commerciali legate al turismo: calcolare una percentuale sul nulla fa sempre zero!”.
FdI propone quindi di tener conto del giro d’affari annuale dei diversi settori sulla base delle dichiarazioni annuali IVA. “Così sarà ben chiaro chi nel 2020 per il COVID ha avuto perdite rilevanti nel suo giro d’affari e verranno premiate le imprese che non lavorano in nero”.
Il Coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia sottolinea anche che l’avvio della stagione turistica si preannuncia disastroso: il blocco dei movimenti interregionali e la chiusura delle frontiere penalizza soprattutto le zone di confine come il VCO dove si sono azzerate, per esempio, tutte le attività di mercato e commerciali legate agli svizzeri. “Rimanere tutti chiusi a Pasqua preannuncia nuove difficoltà – ricorda FdI- e ci auguriamo che il governo ne tenga conto”.