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Politica | 31 marzo 2021, 08:00

“No alle associazioni pro vita nei consultori: difendiamo la legge 194”,

La petizione dei giovani comunisti piemontesi ha già raccolto oltre 21mila firme

“No alle associazioni pro vita nei consultori: difendiamo la legge 194”,

“No alle associazioni pro vita nei consultori: difendiamo la legge 194” è il titolo della petizione on line lanciata dalla Fgci piemontese e che ha raccolto finora oltre 21mila firme.

"La petizione (presente tuttora su Change.org) è stata creata dalla Federazione Giovanile del nostro Partito affinché i cittadini piemontesi venissero a conoscenza del nuovo tentativo da parte della giunta regionale di aggirare la legge 194/78 che regola e definisce anche le modalità di accesso per le donne, all’ interruzione volontaria di gravidanza” spiega Riccardo Main, segretario regionale Pci Piemonte.

Che prosegue: “In particolar modo, la Regione Piemonte, con una nota alle ASL, ha inserito tra i requisiti per il bando del 31 marzo 2021, riguardante l'aggiornamento dell'elenco di associazioni con le quali collaborare, la finalità di tutela della vita fin dal concepimento. Di conseguenza viene richiesto l'ingresso delle associazioni pro vita nei consultori, le quali si inseriscono al momento dei colloqui per l’IVG, tentando di dissuadere le donne in procinto di abortire.

Interpretiamo l’ampio consenso ricevuto da questa petizione come un segnale molto forte di consapevolezza e di volontà di difesa di un diritto fondamentale di tutte le donne, che, come comunisti, sappiamo essere stato faticosamente conquistato e tuttora osteggiato da quella parte politica fortemente conservatrice e vicina ad ideali riconducibili al Ventennio.

Il fatto che la nota sia stata inviata in un momento concitato come questo ci fa pensare ad un tentativo di aggiramento dell’opinione pubblica, attenta giustamente agli sviluppi dell’emergenza sanitaria in corso. Ancora di più ci preoccupa il rischio che altri diritti fondamentali possano essere intaccati o addirittura eliminati con tale facilità, se un tentativo del genere troverà riscontro.

Per questi motivi riteniamo di dover ampliare la risonanza alla nostra iniziativa con quante più persone possibili, per poter fare fronte comune e difendere non solo il diritto all’aborto, ma anche tutti i diritti e le libertà che ogni giorno vediamo minacciati”.

La petizione è al link https://www.change.org/p/alberto-cirio-no-alle-associazioni-pro-vita-nei-consultori-difendiamo-la-legge-194







Redazione

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