Candidandoci ad amministrare Domodossola e volendole dare un’impronta sostenibile e green, siamo perfettamente consapevoli che uno dei primi nodi da risolvere sarà quello della mobilità ed in particolar modo dei parcheggi.
Il tema è complicato, per questo come DomoDomani abbiamo elaborato un piano dettagliato, che offriamo alla città per una riflessione ed un confronto.
Innanzitutto abbiamo individuato alcune problematiche:
-il parcheggio in zona stazione, andando verso il centro cittadino;
-un parcheggio da dedicare esclusivamente ai frontalieri;
-il parcheggio a pagamento dell’ospedale;
-l’eccesso di parcheggi “blu” nelle vie del centro.
Riteniamo che una delle questioni decisive da risolvere, che andrebbe, a cascata, a semplificare ogni altro ragionamento, sia quella dei frontalieri: a loro deve necessariamente essere dedicato un parcheggio gratuito, attiguo alla stazione, dove lasciare la macchina dal primo mattino fino a sera.
Per lo scopo abbiamo individuato il Metropark, il parcheggio di proprietà delle Ferrovie dello Stato (che vanno quindi ovviamente coinvolte nel progetto) che sorge di fianco alla struttura delle vecchie Poste della stazione, parcheggio ad oggi sottoutilizzato. Nella nostra idea si andrebbero a creare due piani, uno a livello della stazione e l’altro a livello della via Vittorio Veneto, con la quale sarebbe collegato attraverso una specifica via d’accesso e di uscita. In questo parcheggio i frontalieri potrebbero lasciare, senza pagamento alcuno, le proprie vetture tutto il giorno, senza per questo limitare le possibilità di sosta rapida di chi è interessato a fare alcune commissioni in città.
Sommandolo con il parcheggio della Vigezzina, costituirebbe l’hub frontalieri ed andrebbe a svuotare gran parte dei parcheggi, bianchi e blu, del centro cittadino.
Per quanto riguarda i parcheggi a pagamento, riteniamo che gli abbonamenti dovrebbero essere concessi gratuitamente a tutti coloro che lavorano a Domodossola ed abitano a più di 1 km dal luogo di lavoro (così da stimolare la mobilità a piedi di chi, invece, può raggiungere facilmente il luogo di lavoro stesso).
In pratica ogni lavoratore in quella situazione andrà ad eleggere una via, adiacente al suo ufficio/negozio, per cui varrà il suo abbonamento.
Sfruttando sempre il meccanismo del luogo di lavoro e della distanza da casa, si potrebbe rendere così gratuito l’abbonamento per chi lavora presso l’Ospedale San Biagio, risolvendo così lo spiacevole equivoco creatosi in questi mesi.
Per quanto riguarda la questione dei parcheggi blu nel centro cittadino, pur condividendo l’idea di creare uno scambio continuo di automobili parcheggiate, riteniamo che uno strumento più utile, comodo e meno gravoso per le tasche dei cittadini sia quello della sosta a disco orario di 30 minuti, da alternare quindi ai parcheggi a pagamento.
Infine, proponiamo anche 2 innovazioni tecnologiche che semplificherebbero la vita degli utenti della strada ed avrebbero anche un impatto ambientale interessante.
La prima riguarda una app (sperimentata, per prima in Italia, a Verona) che in tempo reale è in grado di individuare ed indicare all’automobilista il parcheggio libero più vicino, evitando giri a vuoto, con il relativo spreco di carburante e il correlato inquinamento; la seconda riguarda l’introduzione dei semafori intelligenti che, percependo l’occupazione dell’incrocio, regolano il traffico senza obbligare gli autisti a soste inutili e sproporzionate e, viceversa, dando la priorità dell’attraversamento ai pedoni.