La chiusura dei locali alla una ordinata dal sindaco Pizzi è inutile, dannosa ed irrispettosa nei confronti di esercenti, già enormemente penalizzati, ragazzi ed abitanti del centro storico, che vengono semplicemente illusi di una tranquillità che non ci sarà.
Vi sono diversi ordini di ragioni tali per cui questa decisione non andava presa:
1- Non potendosi sedere ai bar, gli avventori, volendo, hanno comunque la possibilità di fare scorte di alcol nella grande distribuzione, stazionando lo stesso nel centro storico: lo dimostrano i cestini pieni di bottiglie di vetro, in periodi in cui il vetro non poteva essere venduto;
2- La chiusura dei locali potrebbe portare diverse centinaia di ragazzi a lasciare Domodossola per recarsi sul lago, con un danno ai baristi dovuto al mancato indotto, oltre ad esporre i nostri ragazzi al fastidio del viaggio verso Verbania o Omegna, con gli annessi pericoli;
3- Non si capisce perché vengano coinvolte soltanto le attività del centro storico: coloro che hanno voglia di bere e fare festa potrebbero spostarsi in periferia, trasferendo solamente il problema;
4- L’una di notte è un orario già tardivo, se l’obiettivo era quello della tutela della quiete pubblica.
La nostra idea l’abbiamo già espressa: controlli discreti ma efficaci delle forze dell’ordine, libertà di divertimento coscienzioso ed una gestione del problema che veda il coinvolgimento di tutti gli interessati, compresi i rappresentanti del mondo giovanile.
Infine una riflessione: Domodossola, pur con la necessità di equilibrare le varie esigenze, non deve essere lasciata morire economicamente attraverso proibizioni, coprifuochi e politiche senza nessun tipo di respiro ma anzi deve essere in grado di creare indotto e ricchezza, attirando gente da fuori città, cosa che questa giunta si è mostrata assolutamente non in grado di fare.
Il candidato sindaco per la lista Domodomani
Gabriele Ricci