Tira vento di tempesta in Ossola e non è colpa del maltempo . L’amministrazione Cirio, come già quelle passate (Ghigo, Bresso, Cota, Chiamparino) sembra voler tergiversare sulla sanità nel VCO.
L’uscita estemporanea dell’assessore regionale Icardi, che dice che il Punto nascite non si può più riaprire, getta benzina sul fuoco in una valle. Soprattutto perché ci si appresta al voto a Domodossola in autunno. Icardi, da assessore, dovrebbe chiedersi per prima cosa perché ci sono pochi parti a Domodossola e non ci metterebbe molto per scoprirlo.
Quello che Icardi scorda, stranamente, è che il Ministero della sanità dice "che i punti nascita devono avere almeno 1000 parti l’anno e che è concessa una deroga quando sono collocati in aree montane o disagiate come le isole". A meno che l’Ossola sia considerata area non montana…….
Ma a gettare ulteriore benzina sulla sanità è un incontro fatto da un membro della maggioranza regionale con esponenti delle associazioni che hanno sempre sostenuto la difesa della sanità in Ossola.
Nell'incontro sarebbero emerse ancora incertezze sul futuro ospedale nuovo nella piana tra Domodossola e Villadossola. Il tutto sarebbe demandato ad una commissione che dovrebbe decidere a fine mese: se fare una nuova ala al San Biagio o realizzare l'ospedale nuovo a Domodossola.
Non osiamo pensare, se saltasse l’ospedale nuovo, quali gravi difficoltà avrebbe lo stesso centrodestra - dunque anche Pizzi - alle prossime elezioni.














