Alla porta di casa un venditore si propone con un catalogo che offre sconti speciali per l’acquisto di vari oggetti, dopo la firma di un modulo prestampato fatto sottoscrivere con varie scuse il malcapitato si trova vincolato ad un acquisto anche di migliaia di euro per dei prodotti di valore molto inferiore. Ultima vittima nella nostra zona, segnalata da Federconsumatori, è stata un’anziana di 86 anni di Pallanza.
“Purtroppo si tratta di una delle tante truffe ormai classiche: Società S.r.l. con sede fra la Lombardia e il Veneto che offre, con 'venditori porta a porta', la possibilità di acquistare un ventaglio di beni (es. arredo, letti, materassi, abbigliamento, pentole, attrezzi) a prezzi teoricamente scontati, facendo sottoscrivere un contratto ove però spesso non viene mostrato nessun listino o catalogo prezzi, impedendo quindi al consumatore di avere l’esatta percezione dell’entità del presunto sconto o dell'affare”. Spiega Orazio Filocamo responsabile di Federconsumatori Vco.
La vicenda ai danni della signora verbanese si è consumata lo scorso 1 febbraio. “Il venditore porta a porta -precisa Filocamo- ha fatto sottoscrivere all’anziana 86enne un modulo contrattuale prestampato vincolandola ad una spesa di 2.240 euro per l’acquisto di una poltrona, il cui valore reale di mercato è molto inferiore. L’anticipo corrisposto, fortunatamente, è di soli 50 euro. Intervenuta la figlia, ha subito telefonato all’Azienda richiedendo di recedere dal contratto, però, come purtroppo accade, il recesso è stato negato con motivi del tutto illegittimi e pretestuosi. Rivoltasi quindi alla Sede di Ferderconsumatori Verbania VCO è stato possibile eseguire il recesso a mezzo pec entro i termini di legge, e quindi svincolare la mal capitata da ogni obbligo contrattuale ancor prima della consegna della poltrona, richiedendo anche la restituzione dell’anticipo corrisposto. Inoltre è stato contestato il comportamento poco trasparente in quanto nessun catalogo e nessuna scheda tecnica è mai stata consegnata”.
“Abbiamo notato che la Società venditrice, a differenza del passato, ha furbescamente classificato i propri prodotti come 'personalizzati e su misura' -sottolinea il responsabile dell'associazione consumatori- inserendo quindi nel prestampato una clausola che impedirebbe al consumatore l’esercizio del diritto di recesso. Tale clausola è radicalmente nulla e non ha alcun effetto di legge. Inoltre la stessa Società nel proprio modulo sta utilizzando in modo ingannevole un logo molto simile ad una nota Società produttrice di presidi sanitari”.
“Come già precisato nelle precedenti vicende -prosegue il rappresentante di Federconsumatori- , tali contratti trovano un limite nelle fondamentali tutele normative previste dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), infatti è sempre possibile esercitare il diritto di recesso: in alcuni casi entro 14 giorni dalla firma, in altri entro 14 giorni dalla consegna dei beni o dalla consegna dell’ultimo bene in caso di acquisto multiplo. Il recesso è unilaterale e non deve essere accettato dal venditore, ha l’effetto immediato di annullare il contratto svincolando il consumatore da ogni obbligo di pagamento. Il consiglio è sempre quello di diffidare da tali venditori, di non firmare nessun contratto e di contattare gli organi di Polizia. Solitamente in un solo giorno riescono ad intercettare diversi anziani, quindi non abbiamo ancora contezza di quante siano le vittime dal primo febbraio ad oggi. La nostra zona l’ultima volta è stata colpita nel giugno scorso. Fortunatamente -conclude Filocamo- fino ad oggi Federconsumatori è sempre riuscita a risolvere tutti i casi, e gli anticipi in denaro corrisposti dai consumatori al momento della firma sul contratto sono stati restituiti”.
Chiunque volesse chiedere informazioni può rivolgersi alla sede locale di Federconsumatori di Villa Olimpia a Pallanza, o semplicemente telefonando al numero 351.880.10.54.