"La regionalizzazione del settore e il via libera alle procedure di rinnovo delle concessioni idroelettriche scadute all’interno del Ddl Concorrenza sono uno straordinario risultato ottenuto dalla Lega, che negli ultimi anni ha dovuto respingere numerosi tentativi da parte di alcune forze politiche che avrebbero voluto demolire una delle prime concrete forme di autonomia delle Regioni.
Prorogare le concessioni, infatti, sarebbe stata formalmente una violazione delle condizioni poste dalla Commissione europea che ha ritirato la procedura di infrazione, a patto che si proceda con la riassegnazione delle concessioni, e sarebbe stato un vero regalo ai concessionari uscenti, che avrebbero continuato a guadagnare a spese dei territori montani sfruttati senza nessun ritorno economico, con danni erariali a carico di regioni, ma anche province e comuni.
Con la riassegnazione delle concessioni scadute che andranno per un periodo da 30 a 50 anni, verranno invece retrocessi alle Regioni, senza compenso ai concessionari uscenti, i beni bagnati, ovvero dighe, canali, gallerie ecc. e saranno corrisposti ai territori montani interessati indennizzi mediante canoni idrici adeguati, con compensazioni ai territori, elettricità gratuita, nonché lo slancio verso grandi investimenti per modernizzare e rilanciare il settore idroelettrico”.
Così in una nota l’europarlamentare ossolano Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.