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Attualità | 20 maggio 2023, 08:15

Alluvione in Emilia, la solidarietà di Confartigianato e Confagricoltura Piemonte alle popolazioni colpite dalla tragedia

Felici: “Torna d’attualità il tema della lotta contro il dissesto idrogeologico". Allasia: "Intervenire subito e investire nella prevenzione o non resterà un caso isolato"

Alluvione in Emilia, la solidarietà di Confartigianato e Confagricoltura Piemonte alle popolazioni colpite dalla tragedia

Confartigianato Piemonte esprime solidarietà alle popolazioni e alle attività produttive dei territori dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione e plaude agli interventi tempestivi dei volontari, della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine e di tutti coloro che si stanno prodigando per affrontare la difficile situazione.

“Siamo vicini ai cittadini e agli imprenditori così duramente colpiti dall’alluvione che si è abbattuta sull’Emilia Romagna – afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ancora una volta ci troviamo a piangere morti e a contare i danni a territori, abitazioni e imprese travolti dagli eventi naturali causati dall’incuria e dai troppi no ad opere di manutenzione, raccolta delle acque e consolidamento”.

“Questa ennesima tragedia – continua Felici – dimostra quanto sia importante l’impegno di tutti nel perseguire un modello di sviluppo compatibile con le caratteristiche del territorio”.

“Dopo le tragedie in termini di vite umane, e dopo i disastri che negli ultimi decenni hanno colpito l’Italia, nelle sue infrastrutture e nei suoi edifici – prosegue Felici – torna d’attualità il tema della lotta contro il dissesto idrogeologico. E’ urgente e indifferibile accelerare con la manutenzione delle aree soggette a frane e alluvioni, e quindi a elevato rischio frana e/o media pericolosità idraulica. Quindi è sempre più urgente realizzare e gestire la manutenzione delle opere pubbliche necessarie per difendere famiglie, imprese e patrimonio culturale da frane e alluvioni”.

“Purtroppo, però – conclude Felici – prevenzione e manutenzione portano meno riscontri in termini di consenso di quanti non ne porti la spettacolarizzazione della gestione delle emergenze”.

Sul dramma dell'Emilia Romagna è intervenuta anche Confagricoltura. “Questa alluvione non resterà un caso isolato: se non si interviene pragmaticamente con una progettualità diversificata per territorio e piani di manutenzione, assisteremo solo ad altre catastrofi”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte manifestando la massima solidarietà al popolo emiliano – romagnolo che si trova a combattere da martedì scorso per salvare vite e attività, tra fango e disperazione, ancora sotto una pioggia incessante.

Negli ultimi 12 anni, in Italia, abbiamo assistito a più di 500 eventi alluvionali che hanno causato danni al territorio in termini economici ma, soprattutto, per numero di vite perse” prosegue Allasia ricordando che il Piemonte è stato segnato dal 2000 al 2020 da diversi eventi alluvionali, che hanno registrato complessivamente 33 vittime.

Auspichiamo che quanto prospettato nelle ultime ore dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Sebastiano Musumeci possa avverarsi in breve tempo” afferma il presidente; “Concordiamo sul fatto che si debba procedere con la logica della prevenzione e non dell’interventismo eccezionale, con piani di adeguamento delle infrastrutture e della viabilità che tengano presente le peculiarità di ciascun territorio italiano. Suggeriamo di migliorare la governance dei dati rurali, agricoli e forestali affinchè, attraverso una conoscenza dei contesti in cui è necessario operare, sia più snello ogni intervento”.

Confagricoltura Piemonte ravvisa poi un’opportunità di sensibilizzazione della cittadinanza e un momento di formazione al rischio: “E’ necessario educare la popolazione a comportamenti virtuosi e a saper far fronte ai problemi ambientali che purtroppo si presenteranno, sempre più frequentemente, negli anni a venire” propone Lella Bassignana, direttore dell’organizzazione e presidente di Agripiemonteform, suo Ente di formazione. “I nostri imprenditori agricoli sono da sempre sensibili a questo tema, si informano costantemente e operano per calmierare gli effetti della mitigazione del clima, mettendo al primo posto la salvaguardia del territorio”.

Redazione Torino

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