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Economia | 18 aprile 2024, 15:52

Cgil Vco e Novara: Lancio della campagna referendaria. FOTO

Le assemblee generali della CGIL di Novara e del VCO si sono riunite per fare il punto dopo i primi mesi di mobilitazione e per lanciare le prossime iniziative

Cgil Vco e Novara: Lancio della campagna referendaria. FOTO

Le assemblee generali della CGIL di Novara e del VCO si sono riunite presso il Phenomenon di Fontaneto per fare il punto dopo i primi mesi di mobilitazione e per lanciare le prossime iniziative, su tutte, la raccolta firme per i quattro referendum che la CGIL raccoglierà a partire dal 25 aprile.

Una ventina di interventi hanno visto protagonisti lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, andando a toccare temi quali sanità pubblica, autonomia differenziata, salario, precariato, fisco, previdenza, giovani, gap di genere, migrazioni, pace, stato sociale e mercato del lavoro.

I lavori hanno coinvolto oltre 400 tra delegate e delegati, sono stati aperti dal Segretario Generale CGIL Novara e VCO Attilio Fasulo e conclusi dalla Segretaria CGIL Nazionale Maria Grazia Gabrielli che nei loro interventi hanno chiarito – tra i diversi punti – anche i quesiti per i quali ci si è posti l’obiettivo di raccolta di oltre 1 milione di firme.

Obiettivi dei Referendum sono la cancellazione del Jobs Act: Il licenziamento illegittimo nelle aziende sopra i 15 dipendenti prevede come unico risarcimento quello economico in base agli anni di servizio. La CGIL vuole reintrodurre il diritto a poter essere reintegrati al lavoro. C' anche l'abolizione del Tetto all'Indennizzo: Per le aziende al di sotto dei 15 dipendenti, attualmente di sei mensilità, la CGIL vuole riportare la discrezionalità in capo ai giudici nella definizione dell’indennizzo equo senza basarlo solo sulla durata del contratto e con un tetto ridotto. La cancellazione dell'Abuso del Contratto a Termine: Reintrodurre l’obbligo delle causali e un limite di 24 mesi per proroghe e rinnovi. Ma anche l'ampliamento della Sicurezza sul Lavoro: In particolare negli appalti; attualmente i committenti non sono responsabili di infortuni e malattie professionali che vengono ricondotti alle aziende che ricevono in appalto un’attività. La CGIL vuole ridurre questa deresponsabilizzazione per garantire maggior attenzione alla sicurezza sul lavoro e ridurre le morti sul lavoro.

Redazione

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