C’è un legame, ora, tra Alessandro Robecchi e Villadossola. Lo scrittore-giornalista e autore televisivo, ospite nell’ultima giornata de ‘’La Fabbrica di carta’’ col suo libro’’Pesci piccoli’’ , ha legato il suo nome alla città ossolana proprio in occasione del 25 Aprile, quando sulle sue pagine social ha letto la lettera di Giuseppe Bianchetti, uno dei fucilati dai nazifascisti a Novara. Bianchetti, estraneo al movimento partigiano, venne arrestato dopo aver portato un militare tedesco ferito al posto di medicazione: fu accusato proprio del militare che aveva soccorso.
L'intervento sulla Resistenza in occasione del 25 aprile di quest’anno - che si può trovare su You Tube - vede Robecchi leggere proprio la lettera che Bianchetti scrisse su un foglietto di fortuna poche ore prima di essere ucciso. ‘’Tra queste lettere – racconta Robecchi –ne ho adottata una, quella di Giuseppe Bianchetti, che nel 1934 aveva 34 anni. Era un operaio che fu condannato a morte dal tribunale tedesco e fucilato a Novara il 9 febbraio 1944’’.
Robecchi ha anche confessato di aver contattato la nipote di Bianchetti e poi di aver visitato la tomba di Giuseppe al cimitero di Villadossola.
La Libreria La Pagina di Villadossola, nell’incontro con Robecchi, ha voluto donare allo scrittore il libro di Carlo Squizzi ‘’8 novembre 43’’ dedicato proprio sull’insurrezione popolare della città.