Un pediatra virgola tre ogni mille bambini: è questo il desolante dato che riguarda il Verbano Cusio Ossola e che catapulta la nostra provincia nelle posizioni più basse della classifica nazionale. In sostanza ci sono solo nove pediatri che coprono una popolazione di 5.479 bambini residenti, di cui 2.062 nel Verbano, 1.265 nel Cusio e 2.152 in Ossola. I pediatri sono tre per ciascuna area geografica.
A certificare questo record negativo è l'Istat, che ha diffuso i dati dell'indagine sulla qualità della vita di bambini, giovani e anziani, giunta alla quarta edizione, e che è stata presentata proprio ieri al Festival dell’Economia di Trento. Le classifiche misurano le risposte dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute.
Il Verbano Cusio Ossola si posiziona al ventiseiesimo posto nella classifica generale, con buoni risultati per quanto riguarda i dati relativi agli spazi abitativi, ai giardini scolastici e ai progetti Pnnr, ma precipita al 107° posto per quanto riguarda il numero di pediatri di famiglia: 1,3 medici attivi ogni 1000 abitanti, contro la media nazionale che è di 2,2.
Un triste primato che conferma anche Fabrizio Comaita, storico pediatra di Domodossola: “É vero, il Governo nel 2023, per far fronte alla grave carenza di pediatri di libera scelta, ha prorogato l’età pensionabile a 72 anni - spiega - molte aziende sanitarie italiane non hanno applicato questa disposizione e conseguentemente molti bambini da 0 a 14 anni non hanno assistenza pediatrica. Così è successo nella nostra Aal: da 15 pediatri di libera scelta presenti nel 2018 siamo passati oggi solamente a 9 pediatri di libera scelta. É vero che vi è una costante denatalità, ma è anche pleonastico constatare che l’assistenza pediatrica è quasi garantita fino al compimento del sesto anno di età. Successivamente i bambini sono assistiti dal medico di medicina generale, trascurando tutti i bilanci di salute e le patologie inerenti la pubertà e l’adolescenza".