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Curiosità | 17 ottobre 2024, 19:20

''La foto di quella bambina mi aveva colpito, così è nata l'idea''

L'artista Patrizia Pollato spiega da dove nasce l'immagine che ha accompagnato tutte le manifestazioni per l'80esimo della Repubblica dell'Ossola

L'immagine del manifesto e a fianco l'artista Patrazia Pollato

L'immagine del manifesto e a fianco l'artista Patrazia Pollato

‘’Come è nata l’immagine che spicca sul programma? Mi era stata chiesta un’opera per i muri di Legro (paese dipinto del lago d'Orta ndr) ispirati ai titoli di film tra cui i Quaranta  giorni di libertà. E poi Domodossola ha per me un fascino particolare: da qui è nata l’idea’’.

Così dice a Ossolanews Patrizia Pollato, l’artista milanese, ma nebbiunese di adozione, autrice del bel disegno di una bambina ossolana, in partenza con altri coetanei verso la Svizzera: migliaia di bambini che trovarono rifugio oltre confine durante la II Guerra Mondiale. Una triste storia di quel periodo, che lo scrittore ed ex presidente dell’Anpi domese Paolo Bologna aveva ben raccontato in un libro dal titolo ‘’Il paese del pane bianco’’.

Una delle foto di allora ritraeva una bambina:  è diventata l’immagine delle celebrazioni per l’80° della Repubblica dell’Ossola. Immagine che l'artista Patrizia Pollato ha ‘trasformato’ in un disegno carico di umanità e attrattività.

Ci spiega: ''Io  sono principalmente una ritrattista e mi ha attratto l’immagine di una bambina vista su una foto abbastanza sbiadita- racconta - ; questa immagine mi aveva colpita così come la stessa storia dei bambini portati in Svizzera. E’ stato un azzardo perché quell’immagine andava riprodotta prima su un muro, ma l’effetto è stato positivo. Mi sono documentata anche su quei cartellini che i bambini avevano addosso e mi sono poi rivista quel film sulla Repubblica dell'Ossola interpretato da Andrea Giordana. Ho pensato di rappresentare quella bambina con alle spalle uno scorcio della piazza di Domodossola, giocando su queste sfumature seppia che danno un po’ della drammaticità della guerra’’.

E’ stata la prima opera con tema la Resistenza?

‘’Sì, tranne la copertina di un libro sulla Resistenza sulla Carnia invasa dai cosacchi durante la seconda guerra mondiale appena edito da Seed, Selvatiche Edizioni – dice Patriazia Pollato - . Mi cimento molto volentieri sugli argomenti, anche mettermi in gioco’’.

Una carriera, la sua, che l’ha vista partecipare a diverse mostre, esposizioni, concorsi, ottenendo consensi di pubblico e di critica. Ha vinto per due volte il ‘’Premio nazionale d’arte città di Novara’’. Uno stile, il suo, che lei stessa definisce ‘’eclettismo-creativo’’, basato sulla continua ricerca di materiali e supporti per trasmettere le sue emozioni personali.

 

Renato Balducci

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