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Digitale | 17 dicembre 2024, 14:35

Tasse sulle Scommesse Online e Riforma del Settore: Cosa Cambia con la Manovra 2025

La Manovra 2025, attualmente in discussione in Parlamento, sta suscitando ampio dibattito, in particolare per una proposta che riguarda il settore delle scommesse online. Il governo italiano, infatti, sta valutando l'introduzione di una nuova tassa sulle scommesse online, destinata a finanziare la ristrutturazione degli stadi e la realizzazione di nuove infrastrutture sportive.

La proposta prevede un prelievo dello 0,5% sui ricavi lordi degli operatori del settore, con un impatto potenzialmente significativo sul mercato del gioco online.

Un prelievo che potrebbe ridurre la competitività del settore

Ogni anno, il mercato italiano delle scommesse online raccoglie ingenti introiti, ma anche gli operatori sono soggetti a un regime fiscale molto stringente. Ogni concessione di gioco a distanza infatti costa 7 milioni di euro agli operatori, una delle tariffe più alte in Europa.

L'introduzione di una nuova tassa rappresenterebbe un ulteriore carico per i bookmaker, sia italiani che internazionali, che si troverebbero a fronteggiare un aumento dei costi operativi.

Questo potrebbe scoraggiare alcuni investitori, riducendo la partecipazione alla maxi-gara per le concessioni di gioco online prevista per i prossimi mesi. La gara, che prevede l'assegnazione di 50 licenze per un valore complessivo di circa 350 milioni di euro, potrebbe quindi risentire dell'effetto disincentivante della nuova tassa, con la possibilità di una minore competizione tra gli operatori.

Moreno Marasco, presidente di LOGiCO, l'associazione che rappresenta i concessionari del gioco online, ha definito la proposta “ingiustificabile e dannosa”. Secondo Marasco, già l'attuale sistema fiscale limita l'accesso al mercato, con poche aziende pronte a pagare la cifra elevata per ottenere una licenza per operare sul territorio italiano. Un ulteriore prelievo potrebbe infatti peggiorare ulteriormente la situazione, riducendo il numero di operatori attivi e minando la competitività del mercato italiano.

La proposta come soluzione “salva-calcio”

Il governo giustifica la proposta come un modo per finanziare la ristrutturazione degli stadi, con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture sportive in vista di eventi internazionali come EURO 2032. Tuttavia, questa misura potrebbe non rappresentare la soluzione ottimale.

LOGiCO ha suggerito una via alternativa: il ritorno delle sponsorizzazioni sportive per le aziende di gioco, una pratica che il Decreto Dignità del 2018 ha vietato. Secondo l'associazione, la reintroduzione delle sponsorizzazioni potrebbe rappresentare una fonte di finanziamento più equilibrata, che consentirebbe alle aziende di gioco legale di contribuire senza incorrere in una maggiore tassazione.

Bonus e offerte speciali: l’impatto della nuova tassa sugli utenti

Oltre alla questione della tassazione, un altro tema centrale nel mondo delle scommesse online sono le offerte di bonus scommesse. Le piattaforme di gioco, infatti, utilizzano le offerte di benvenuto e i bonus per attirare nuovi utenti e fidelizzare quelli esistenti. I bonus di benvenuto, che includono free bet, bonus sul primo deposito e scommesse senza rischio, sono strumenti molto popolari che stimolano l’interesse degli utenti e li incoraggiano a registrarsi sulle piattaforme di scommesse.

Con l'introduzione della tassa sulle scommesse online, però, gli operatori potrebbero trovarsi costretti a rivedere le loro politiche di bonus. L'aumento dei costi operativi derivante dal prelievo potrebbe ridurre la capacità di offrire incentivi generosi, come avviene attualmente.

Gli utenti italiani sono abituati a offerte allettanti, ma l’introduzione della tassa potrebbe spingere le aziende a ridurre l’entità dei bonus o addirittura a rivedere le promozioni per compensare l’aggravio fiscale. Questo potrebbe ridurre la competitività delle piattaforme italiane rispetto ai competitor europei, che potrebbero beneficiare di tariffe fiscali più basse.

Il ruolo della pubblicità e delle sponsorizzazioni nel gioco online

La questione delle sponsorizzazioni è strettamente legata anche alla pubblicità del gioco online. Il Decreto Dignità del 2018 ha introdotto un divieto totale di pubblicità per il gioco online, penalizzando le piattaforme legali che operano in Italia. Il divieto ha avuto un forte impatto sulle aziende, limitando le loro possibilità di promuovere i propri servizi e di acquisire nuovi utenti. L'introduzione della tassa sulle scommesse potrebbe essere percepita come un ulteriore ostacolo per le aziende del settore, già penalizzate dalla normativa restrittiva sulla pubblicità.

Nel contesto attuale, la proposta di ripristinare le sponsorizzazioni sportive potrebbe fornire un'opportunità per rilanciare la visibilità delle piattaforme legali di scommesse. Un sistema che consenta alle aziende di sponsorizzare eventi sportivi o squadre, purché siano rispettati principi di pubblicità responsabile e consapevole, potrebbe restituire legittimità al settore e al contempo contribuire al finanziamento delle infrastrutture sportive italiane.

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