La Serie B è spesso definita “il campionato degli italiani”: stadi di provincia, piazze calde, promozioni sognate e retrocessioni temute. In questo contesto, ci sono calciatori che non hanno solo “passato” in cadetteria, ma l’hanno abitata per un’intera vita sportiva, diventandone veri simboli. Guardando alle statistiche ufficiali sulle presenze complessive, la classifica all-time ci restituisce una top 5 ben definita.
5º posto – Francesco Renzetti, il terzino moderno della cadetteria
Francesco Renzetti chiude la top 5 con 405 presenze in Serie B, distribuite in 13 stagioni, numeri che lo inseriscono stabilmente tra i grandi specialisti della categoria. Terzino sinistro di corsa e affidabilità, ha costruito la propria carriera su un mix di continuità e duttilità tattica. Dopo le prime esperienze tra Genoa e Lucchese, è in cadetteria che trova la sua dimensione ideale: all’Albinoleffe si mette in mostra, ma è soprattutto a Padova e Cesena che diventa un riferimento, spingendo sulla fascia con regolarità quasi ossessiva. In seguito, le tappe alla Cremonese, al Chievo e al Modena consolidano il suo profilo di “uomo ovunque” della B, capace di garantire rendimento costante a tecnici diversi e in contesti tattici mutevoli.
Non è un difensore da copertina né un grande marcatore, ma rappresenta la categoria dei lavoratori silenziosi che fanno da dorsale alle squadre che puntano alla salvezza o al sogno playoff. La sua lunga militanza dimostra come la Serie B possa essere non solo un trampolino, ma anche la casa ideale per chi costruisce la propria identità professionale sui campi più difficili del Paese.
4º posto – Simone Rizzato, il terzino instancabile che non usciva mai dal campo
Simone Rizzato, con 411 presenze in Serie B e 12 stagioni vissute nella categoria, è il prototipo del terzino “operaio” che diventa bandiera senza bisogno di palcoscenici troppo scintillanti. Dopo la crescita tra Fano, Vis Pesaro e Torino, la sua carriera esplode nelle piazze dove la B è una religione: Ancona, Avellino, Reggina e soprattutto Trapani. Proprio a Trapani, in quattro campionati, gioca 163 partite, arrivando a disputare stagioni in cui non salta nemmeno una gara di campionato, come nel 2013-14 e nel 2015-16, quando i siciliani sfiorano una storica promozione in Serie A.
Giocatore di fascia mancina, generoso nelle due fasi, Rizzato è stato molto più di un semplice esterno: capitano, punto di riferimento per compagni e tifosi, e incarnazione di quel tipo di calciatore che in B non molla mai l’osso. I suoi numeri dicono poco rispetto all’impatto vero: presenza costante, duelli vinti, sovrapposizioni continue, un campionario di gesti “normali” che, ripetuti per oltre 400 gare, diventano eccezionali.
3º posto – Daniele Di Donato, il regista di ferro
Sul gradino più basso del podio troviamo Daniele Di Donato: 413 presenze in Serie B, dal 1996 al 2014, che ne fanno il terzo giocatore più presente di sempre in cadetteria. Centrocampista centrale, più sostanza che spettacolo ma con grande lettura del gioco, Di Donato incarna il ruolo del regista di lotta tipico della B. Cresciuto nel Torino, scrive pagine importanti con Palermo – di cui diventa anche capitano – partecipando alla risalita del club rosanero, ma sono soprattutto gli anni ad Arezzo e Ascoli a fissarlo nell’immaginario collettivo degli appassionati.
Con gli amaranto prima e i bianconeri poi vive stagioni di salvezze sofferte, playoff sfiorati, campionati interminabili in cui il suo numero 8 è sempre al centro del campo. Il suo modo di interpretare il ruolo, più legato ai ritmi e alla gestione emotiva delle partite che alla tecnica pura, è l’esempio di come la Serie B pretenda soprattutto personalità e continuità mentale. Oggi, da allenatore, porta sul campo la stessa cultura del lavoro che lo ha accompagnato per quasi due decenni da calciatore, confermando il legame indissolubile con la categoria.
2º posto – Juri Tamburini, il difensore simbolo della “provincia che sogna”
Con 418 presenze e 23 gol, Juri Tamburini è il secondo calciatore con più presenze in assoluto in Serie B. Difensore e all’occorrenza esterno di centrocampo, la sua storia è strettamente legata ai club che rappresentano alla perfezione lo spirito del campionato cadetto: Cesena, Vicenza, Salernitana, Modena, Ascoli.
Proprio con Modena e Vicenza disputa stagioni di altissimo livello, contribuendo a promozioni, salvezze all’ultima giornata e lunghe rincorse playoff che hanno acceso l’entusiasmo di tifoserie molto legate alla propria squadra. Il fatto che, nonostante una carriera così lunga e continua, non abbia mai esordito in Serie A, rende quasi paradossale la sua figura: Tamburini è stato un grande specialista di B, una leggenda di una categoria che spesso rimane un mondo a sé.
Oggi allena nel settore giovanile del Cesena, dove ha vinto anche uno scudetto Under 16, continuando a trasmettere ai ragazzi proprio quei valori di sacrificio, solidità e affidabilità che lo hanno reso uno dei simboli della cadetteria.
1º posto – Luigi Cagni, il re delle presenze in Serie B
Il primato assoluto appartiene a Luigi “Gigi” Cagni: 485 presenze in Serie B, spalmate su 16 stagioni, con le sole maglie di Brescia e Sambenedettese. Terzino sinistro poi trasformato in libero, Cagni costruisce la propria leggenda tra anni ’70 e ’80, interpretando la B di allora – durissima, fisica, spesso tatticamente chiusa – con una continuità impressionante.
A Brescia diventa ben presto un punto fermo: oltre 250 gare cadette con le Rondinelle, in cui è prima marcatore arcigno e poi regista difensivo. A San Benedetto del Tronto, con la Sambenedettese, completa l’opera: quasi 230 partite, la fascia da capitano e l’aura di bandiera che tuttora lo accompagna nelle memorie dei tifosi marchigiani. La sua carriera è talmente radicata nella categoria che, terminati gli anni da calciatore, Cagni è tornato in B anche da allenatore, guidando diverse squadre e confermando una conoscenza quasi enciclopedica del campionato.
Il suo record di presenze non è solo una cifra statistica: è il simbolo di una vita passata a misurarsi con la durezza della cadetteria, fra campi complicati, trasferte infinite e lotte salvezza giocate fino all’ultimo minuto.
Dalla storia al presente: la continuità della Serie B
Guardando all’attuale stagione, si capisce come l’eredità lasciata da questi cinque “maratoneti” della cadetteria sia ancora viva. Nella lista dei calciatori oggi militanti in Serie B con più presenze compaiono nomi come Riccardo Brosco, Raffaele Pucino, Massimo Coda, Lorenzo Dickmann e Ahmad Benali, tutti oltre le 300 gare in campionato e ancora protagonisti nel torneo. Il loro percorso, pur distante nei numeri dai record di Cagni e compagni, conferma che la B continua ad essere una categoria di specialisti, in cui la longevità agonistica è un valore decisivo. In un campionato sempre più analizzato nei dettagli – dalle tabelle salvezza alla corsa playoff, passando per calendari, statistiche avanzate e Quote serie b già online utilizzate per interpretare l’equilibrio tra le squadre – i numeri di questi veterani offrono una chiave di lettura diversa: raccontano chi la categoria non l’ha solo studiata dall’esterno, ma l’ha vissuta per centinaia di partite.
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