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Viabilità e trasporti | 03 febbraio 2021, 08:45

Dal recovery fund i soldi per mettere in sicurezza la viabilità del Vco?

Il presidente della Camera di commercio Ravanelli: “Tra le priorità regionali c'è la sistemazione della statale 34 utilizzata dai frontalieri”

Dal recovery fund i soldi per mettere in sicurezza la viabilità del Vco?

Dal recovery fund i soldi per mettere in sicurezza la viabilità del Vco? Il presidente della Camera di commercio Ravanelli: “Tra le priorità regionali c'è la sistemazione della statale 34 utilizzata dai frontalieri”

Tra le priorità indicate alla Regione nell'ambito degli investimenti da effettuare grazie ai miliardi del recovery fund (209: ndr) c'è la sistemazione della statale 34 che collega Verbania al confine svizzero”. Lo ha dichiarato Fabio Ravanelli, 50 anni, industriale novarese, dal dicembre scorso al timone della rinnovata Camera di commercio che riunisce sotto un unico cappello le province di Novara, Vercelli, Biella e del Verbano Cusio Ossola. Intervistato dal quotidiano “la Repubblica” nelle pagine dell’Economia del dorso piemontese, Ravanelli ha così confermato che tra le opere cui dare precedenza nel quadro degli interventi che riguardano la nostra regione c'è anche l'adeguamento della strada percorsa ogni giorno dalle migliaia di frontalieri del territorio che si recano al lavoro in Ticino e nei Cantoni limitrofi. Una statale, la 34, che, come noto, a causa della sua fragilità è stata più volte oggetto di frane e smottamenti e di incidenti mortali. La notizia dei cantieri, peraltro, è stata confermata nei giorni scorsi dallo stesso governatore Cirio e dai responsabili Anas.

 

Ci giochiamo il futuro dei prossimi 40 anni - ha detto il presidente della neonata Camera del quadrante - e la filosofia giusta da adottare è proprio quella di investire nel sistema delle infrastrutture. Soltanto così, e coi soldi del recovery, il Piemonte potrà vivere il suo Rinascimento”. Niente spese o sussidi fini a se stessi, ma investimenti sul lungo periodo. Ravanelli ha poi fatto il punto sugli effetti della pandemia sull'economia regionale, rimarcando come l'export abbia subìto una “bella botta”, con perdite che nei primi nove mesi del 2020 ammontano in media al 20%. Per quanto riguarda il Vco, il dato della produzione industriale del secondo trimestre dello scorso anno, ovvero i mesi del lockdown più duro, era molto negativo (-22%), tuttavia nel trimestre successivo -quando il Covid aveva invece allentato la morsa- i numeri del territorio erano migliorati (-4,3%), facendo segnare una buona performance di recupero. Infrastrutture, dunque, ma anche e soprattutto turismo. Ha spiegato Ravanelli: “È uno dei settori strategici per il nostro quadrante ed è logico che i soldi debbano andare anche lì. Noi abbiamo zone molto forti sotto questo punto di vista e dobbiamo farle crescere ulteriormente. È necessario - ha concluso la sua analisi Ravanelli - che i ristori per turismo, commercio e ristorazione arrivino”.

 

E gli imprenditori del territorio concordano con il presidente camerale. Il turismo, si sa, è uno dei settori di punta dell'area nord del Piemonte, e il Vco ne è il principale protagonista valutato che ogni anni attira a sé circa 4 milioni di visitatori, in particolare grazie al sistema dei laghi, meta di molti stranieri.

 

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