Forte dell’esperienza nel mondo della comunicazione istituzionale, Maria Elena Gandolfi, di famiglia e storia leghista, punta molto sui social e in queste settimane ha strizzato l’occhio all’universo femminile (un po’ dimenticato dagli altri contendenti). Sul suo profilo Facebook è stata molto attiva e ha potuto contare, pure, sulla capacità della Lega di raggiungere larghe fette di elettorato in virtù di un’organizzazione che è capillare e “battagliera”.
Salvaguardia della montagna e dell’identità, convivono nel suo programma insieme a uno sguardo più globale. Di recente, a proposito della movida domese troppo spesso finita (in negativo) sulle cronache dei giornali locali, ha scritto: “Vorremmo che da problema diventasse un’opportunità”. Per sostenere la sua candidatura in città sono via via arrivati un ministro, cinque assessori regionali e il segretario piemontese Molinari. Un bel traino, non c’è che dire.