La bicicletta come strumento principe della riduzione della dipendenza energetica dalla Russia. La proposta arriva dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta di Novara che, con il suo presidente Giulio Rigotti ha rilanciato a 20 sindaci delle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola l’appello del presidente nazionale Alessandro Tursi.
“Voi Sindaci – si legge nell’appello - avete la possibilità di fare molto da subito. L’azione più semplice, rapida e razionale è ridurre in modo deciso gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana, dove oggi la gran parte degli spostamenti avviene ancora con l’auto privata e per tragitti brevissimi, inferiori ai tre chilometri”.
“Di fronte a questa nuova crisi – aggiunge - voi amministratori pubblici potete fare la differenza già nel breve termine e offrire finalmente ai vostri cittadini la libertà di poter scegliere un modello di mobilità alternativa che già in tantissimi desiderano e che vorrebbero abbracciare, se solo le città diventassero più sicure e adatte alle persone. A seguito della pandemia lo Stato vi ha messo a disposizione nuovi strumenti leggeri, rapidi e a bassissimo costo, già da tempo diffusi nel resto d’Europa, che dunque potete adottare da subito in modo diffuso e sistematico: corsie ciclabili, strade urbane ciclabili E bis, case avanzate, doppio senso ciclabile, strade scolastiche”.
La Fiab propone di riservare gli scuolabus a chi ne ha realmente bisogno, risparmiando carburante e garantendo invece ai ragazzi che abitano meno lontano dalle scuole il diritto alla mobilità attiva tanto raccomandata dai pediatri, con servizi di pedibus e bicibus che possono essere organizzati già con la ripresa dell’anno scolastico dal prossimo settembre.
“Nell’immediato – si legge ancora nell’appello - potete realizzare e ampliare le “Zone 30”, per poi arrivare, come in altri paesi europei, ad adottare i 30 km/h come regola in città”.
Scelte che, secondo la Fiab contribuiscono alla sicurezza strategica del Paese e proteggono le tasche dei singoli cittadini stringendo “il flusso di denaro che nutre gli autocrati delle fonti fossili, le loro armi e le loro guerre”.