"I giovani vanno ascoltati, ma se si macchiano di reati noi siamo e resteremo sempre dalla parte delle forze dell’ordine" è la posizione espressa dal capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni nel dibattito sull’assalto alla sede della Regione da parte degli attivisti di Extinction Rebellion, che si è concluso con 28 denunce. "Un confronto non si fa attraverso comizi non autorizzati o salendo con una scala sul balcone della Regione o peggio con atti di violenza. E allora ben vengano i fogli di via: forse questa città è troppo abituata a chiudere gli occhi sui centri sociali, come dimostra l’inchiesta della magistratura su Askatasuna".
E’ anche per questo che il gruppo Lega Salvini Piemonte trova "irricevibili le parole del capogruppo di Luv, che accusa le forze dell’ordine, che hanno semplicemente fatto il proprio dovere, di alzare la tensione. E la Lega condanna anche le arringhe difensive del Pd e delle sinistre, che vogliono a tutti i costi difendere attivisti che si sono comunque macchiati di un reato che non può mai e poi mai essere giustificato.
I giovani oltre a chiedere di essere ascoltati dovrebbero anche studiare, e capire che una scelta integralista e ideologica sul clima rischia di devastare il nostro tessuto produttivo e industriale, cancellando decine di migliaia di posti di lavoro e consegnando il mercato delle automobili elettriche nelle mani della Cina. Quella Cina che è il principale inquinatore del pianeta, immettendo nell’atmosfera un terzo di tutta l’anidride carbonica prodotta al mondo."