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Politica | 30 ottobre 2022, 10:30

Niente panchina rossa in segno di solidarietà alle donne iraniane

Bocciata in consiglio la proposta della Lega. Pizzi: “I simboli sono importanti ma non credo siano la soluzione”

Niente panchina rossa in segno di solidarietà alle donne iraniane

Niente panchina rossa in città in segno di solidarietà alle donne iraniane e dedicata al ricordo di Mahsa Amini e Saman Abbas. Il consiglio giovedì sera ha bocciato la proposta contenuta in una mozione del gruppo Lega Salvini Piemonte.

“Nessuno pensa che sia una panchina a risolvere il problema.  Ma una panchina rossa non è solo un simbolo o una manifestazione di solidarietà. Le panchine sono rosse – ha detto Maria Elena Gandolfi presentando la mozione - non a caso, rosse come il sangue delle vittime ammazzate e riportano il numero antiviolenza. Sono un mezzo facilmente riconoscibile, accessibile e non gravoso, che permette anche alle donne, che magari non hanno accesso a internet o ad altri mezzi di informazione, che magari vivono condizioni di restrizione, di identificare un numero di telefono a cui chiedere aiuto”.

La consigliera Angela Tripodi, a nome della maggioranza, ha detto che pur condividendo la condanna della violenza sulle donne la posa della panchina non fosse  la soluzione risolutiva in quanto sono necessari progetti educativi che partano già dalla scuola. Quindi ha chiesto alla consigliera Gandolfi di valutare un emendamento alla mozione, richiesta che è stata accettata.


“I simboli sono importanti ma non credo siano la soluzione – ha rilevato anche il sindaco Lucio Pizzi – e poi si corre il rischio di avere un corso arcobaleno perché una volta arriva la richiesta di una panchina rossa, poi arancione, un'altra volta azzurra e la posa della panchina rischia di diventare un'azione demagogica”.

Su proposta del consigliere del Pd Ettore Ventrella, condivisa anche dal consigliere di Fratelli d'Italia Angelo Tandurella, il consiglio intende approfondire l’argomento della resistenza in Iran demandando la trattazione del tema ad una commissione consiliare valutando l'organizzazione di una conferenza coinvolgendo nell'organizzazione anche la commissione per il “Premio Repubblica dell'Ossola”.

Il consiglio ha quindi approvato all'unanimità la mozione emendata nella quale i consiglieri esprimono solidarietà alle donne iraniane e alle donne vittime di femminicidio. “Sono comunque soddisfatta – ha commentato Gandolfi - che sia passata la mozione come risposta alla richiesta di solidarietà delle donne iraniane che stanno rivendicando con orgoglio i loro diritti e per tutte le vittime di femminicidio”.






Mary Borri

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