Il Vco non resti più escluso dal consiglio regionale, ma abbia almeno un rappresentante, in base al partito e al candidato più votati. Lo chiede, unanime, il consiglio provinciale, dando mandato al presidente Alessandro Lana di trattare con il presidente della regione Alberto Cirio, col supporto del sottosegretario Alberto Preioni.
L’ordine del giorno, proposto dall’ex presidente Stefano Costa (Centro Riformista), ed emendato prima del voto su suggerimento di Emanuele Vitale (Pd), chiede la modifica del comma 2 dell’art. 12 della legge elettorale regionale approvata lo scorso anno che, se accolto, porterebbe addirittura a due i consiglieri del Vco, uno di maggioranza, uno di opposizione. L’obiettivo è quello di ottenere lo stesso trattamento riservato dalla regione Lombardia a Sondrio, in virtù della specificità montana. Lo scoglio politico da superare è l’unanimità delle province piemontesi che, ha avvertito Lana, già mal tollerano i canoni idrici “pur riconoscendo che ne abbiamo diritto”, al contrario di quanto avvenuto in Lombardia, come ha ricordato Giandomenico Albertella. L’ordine del giorno verrà sottoposto all’assemblea dei sindaci e inviato all’Unione delle Province Piemontesi.
Unanimità anche sulla “autostrada del lago Maggiore”, proposta dall’ordine del giorno presentato da Magda Verazzi: il rilancio del trasporto via lago sia in direzione della Svizzera, sia in direzione di Arona che allieverebbe i disagi dei pendolari della linea Domodossola-Milano in periodi come l’attuale di sospensione delle corse fino ad Arona.
Il consiglio si è aperto con una buona notizia: finalmente la provincia è uscita dalla situazione di dissesto verificatasi nel 2012. “La Corte dei conti regionale – ha detto Lana – ha certificato la correttezza del nostro bilancio”.
“Gli accantonamenti – ha quantificato Albertella (titolare della delega al bilancio) - sono saliti di 1.050.000 portando il totale da 8 a 10.215.000. Volendo, la provincia, potrebbe accendere mutui, cosa che fino ad ora le era preclusa”.
Una bella eredità di fine mandato dell’attuale amministrazione, visto che a settembre si voterà per il rinnovo del consiglio. “Un lavoro portato avanti dalle amministrazioni succedutesi in questi 12 anni”, ha ricordato Costa che, nei suoi due mandati, si era trovato alle prese con una situazione finanziaria precaria, senza poter contare sui canoni idrici riconosciuti solo all’amministrazione successiva.