‘’E’ uno dei pochi capaci a tirar fuori soluzioni da situazioni difficili. Ha esperienza a iosa, come Mozambico o il conflitto tra etiopi e eritrei: ha portato a casa risultati ed è anche uno statista. Sa capire i meccanismi anche se non si muove da solo. Quando ho saputo della sua missione in Ucraina gli ho detto: allora vai? Mi ha risposto: certo!’’.
Chi parla è Roberto Morgantini, villadossolese di nascita, bolognese di adozione. Uno dei personaggi più attivi nella capitale emiliano-romagnola, soprattutto grazie alle sue iniziative benefiche e di inclusione a favore di poveri, persone emarginate, disadattate, stranieri, di chiunque abbia bisogno di aiuto.
Morgantini è anche amico del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che in questi giorni sta cercando di trovare una via di pace tra Ucraina e Russia. Nei giorni scorsi, Zuppi ha incontrato il presidente Zelensky ed ora punta verso Mosca.
‘’Se riesce a portare a casa qualcosa in una situazione di estrema complessità è tutto di positivo – dice Morgantini - . La Chiesa ha il dovere di sondare il terreno, nonostante le posizioni di russi e ucraini siano ancora distanti. Era doveroso farlo. Credo che Zuppi andrà anche a Mosca’’.
Ma il cardinale, impegnato in questa impresa titanica, resta ancora uno degli attori più attivi in quella Bologna dove Morgantini, dopo aver aperto le cucine popolari, punta ora agli studi odontoiatrici popolari.
‘’Si ci sentiamo spesso io e lui…., abbiamo diverse iniziative assieme – dice Morgantini - . Stiamo partendo con un’iniziativa che coinvolge i dentisti e abbiamo aperto un primo studio odontoiatrico in un posto dove son presenti diverse persone in difficoltà. Poi abbiamo in programma una cosa più grossa, per bambini, in collegamento con Università e gli ordini odontotecnici, sarà una bella cosa’’.