‘’Don Lorenzo Armano è stato nominato coadiutore della parrocchia di Villadossola guidata da don Massimo Bottarel, dove si occuperà della pastorale giovanile anche delle valli Antrona e Anzasca. Don Lorenzo raccoglierà il testimone da don Alberto Andrini, nominato parroco in Alta Valsesia’’. E’ la breve comunicazione comparsa giorni fa sul sito della Diocesi di Novara-Vco. Un annuncio atteso dopo la notizia data del trasferimento di don Alberto Anghini in Valsesia.
Vano dire che la scelta della Diocesi di troncare il rapporto di don Alberto con Villadossola è apparsa inaspettata. Tenendo conto che la cittadina di oltre 6 mila abitanti aveva avviato con questo prete un dialogo, un confronto e creato un feeling utile alla popolazione ma anche alla chiesa ossolana e all’oratorio di Villa.
Ai villadossolesi la scelta è parsa fatta in tempi sbagliati. Come se un allenatore togliesse chi in quel momento gli fa i gol per vincere la partita. La partita è il dialogo con i giovani della città, che – lo dimostrano i fatti – si erano riavvicinati all’oratorio, grazie all'opera di don Alberto.
Perché i tempi sono stati sbagliati? A don Alberto si deve buona parte del successo del progetto ‘’Tutti in campo’, che ha permesso di raccogliere ingenti fondi per ricostruire un oratorio che aveva bisogno di ’'rifarsi il trucco’', riportandolo al vero ruolo di centro 'educativo'. Trasferire il coadiutore dopo questo piccolo miracolo è sembrata una scelta inappropriata. Di cui Villadossola, che soffre di carenza di identità, non aveva bisogno.....