‘’Chiedo alle sezioni CAI ossolane di dissociarsi dalle assurde dichiarazioni del Cai nazionale’’. Chi parla è il domese Carlo Valentini, nella veste di presidente del Circolo Ossola di Fratelli d'Italia, che attacca il Cai parlando di ‘’presa di posizione anticristiana’’.
Sulla rivista storica ‘’Lo Scarpone’’ erano apparese delle dichiarazioni cin le quali si sosteneva che non dovessero essere più posate nuove croci sulle vette ‘’perché sono elemento divisivo e anacronistico".
‘’La Croce – dice Valentini - è simbolo della nostra civiltà cristiana, segno di sacrificio, fede e anche della nostra identità: le croci che si trovano sulle nostre montagne sono elemento storico da conservare e valorizzare. Se una qualsiasi nostra comunità ha la volontà di porre nuove croci sulle nostre cime non è accettabile che il Cai nazionale ponga un qualsivoglia diniego’’.
Ma sul sito del Cai ieri è subito apparsa la dichiarazione chiarificatrice del presidente, il verbanese Antonio Montani: “Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro. Personalmente, come credo tutti quelli che hanno salito il Cervino, non riesco ad immaginare la cima di questa nostra montagna senza la sua famosa croce”.