Nelle ultime settimane si è tornato a parlare di limitare la circolazione alle auto d'epoca. Alcune amministrazioni comunali (non nel VCO) hanno chiesto addirittura il blocco alla circolazione urbana.
Una questione delicata che mette in risalto le problematiche ambientali ma che non deve essere fonte di fraintendimenti. E' per fare chiarezza su questa questione, che il presidente dell'Automobile Club del VCO, Beppe Zagami ha deciso di intervenire.
"Il primo punto è mettere bene in luce la differenza atra auto vecchie e auto d'epoca - spiega Zagami -. Non basta avere accumulato anni per acquisire un valore che dipende da tanti fattori. Esiste un certificato di 'rilevanza storica' rilasciato a tutte le auto che abbiano compiuto vent’anni e che siano ben conservate. Questo vuol dire che il certificato viene rilasciato anche a vetture senza alcun pregio particolare e le cifre ci dicono che queste rappresentano almeno l’ottanta per cento. Parliamo quindi di auto vecchie e non storiche che effettivamente creano problemi in termini di inquinamento e di congestione stradale".
Dunque il certificato di "rilevanza storica" così com'è concepito oggi in fondo crea delle disparità, nel senso che vetture che non avrebbero i titoli godono dei vantaggi riservati alle auto storiche: l'Automobile Club cosa propone?
"Una guida chiara ce l'abbiamo, è la Lista di Salvaguardia, redatta da 'ACI Storico', in collaborazione con autorevoli esperti e le più rappresentative sigle del settore. La Lista di ACI Storico, avendo un preciso criterio di ammissione con relativi controlli è l’unica che ha effettivamente senso per uscire dall'equivoco nel quale ci ha portati l'articolo 60 del Codice della strada. Un articolo risalente alla riforma di trent'anni fa - era del 1992 - che dà facoltà a ben cinque registri privati di certificare la rilevanza storica. L'esito è quello che conosciamo, troppe auto vecchie, senza alcun valore collezionistico che circolano quotidianamente, pagando bollo ridotto e inquinando".
Aci storico è un sodalizio importante, che conta oltre un milione e centomila iscritti in tutta Italia e che anche nel VCO riunisce numerosi appassionati. La passione è quella che muove questi collezionisti che dedicano risorse ed energie alle loro "creature meccaniche". La riprova è la manifestazione che s'è svolta a inizio mese, Ruote nella Storia, che ha visto una nutrita e, soprattutto entusiasta partecipazione di equipaggi. "È una di quelle iniziative dei ACI Storico delle quali andiamo molto fieri - conclude Zagami - e che non sono mai fini a se stesse ma che hanno risvolti importanti, come la promozione del territorio nel caso di Ruote nella Storia, o il grande tema dell'inclusione, richiamato dalla manifestazione Happy rally che nei mesi scorsi ha dato la possibilità a ragazzi disabili di provare l'ebbrezza di correre su un'auto da rally col pilota Alessandro Cadei. Peraltro questa nostra manifestazione è stata inserita nel bilancio sociale dell'Automobile club italiano. Ed è indubbiamente una soddisfazione".