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Digitale | 03 agosto 2023, 16:42

L’Italia: un faro per gli investimenti nel settore tecnologico

unsplash.com

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Quando si pensa all’Italia la mente corre subito alle sue opere d’arte, alla sua storia, alla sua cucina, al lusso del Made in Italy, ma difficilmente si pensa ad essa come uno dei paesi più famosi al mondo nel campo della tecnologia e dell’innovazione. In questi settori, a farla da padroni sono realtà come gli Stati Uniti, con la Silicon Valley, o la Cina, con il gigantesco polo di Shenzen.

Però, anche un paese più piccolo come l’Italia ha iniziato a sviluppare le proprie competenze in questi settori, ritagliandosi un ruolo che ora non può più essere messo in secondo piano. Tuttavia, negli ultimi anni, il settore italiano ha progressivamente guadagnato terreno, attirando significativi investimenti internazionali.

La crescita dell’ecosistema tecnologico italiano

Negli ultimi anni l’Italia ha compiuto passi da gigante, crenando le basi per uno sviluppo tecnologico sostenuto. Gli investimenti privati insieme al supporto delle politiche governative, ha fatto in modo che città come da Nord a Sud si stiano ritagliando un ruolo all’interno della scena dell’innovazione in Europa.

È del 2012 la legge che è stata approvata dal parlamento italiano con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove imprese in Italia: non solo degli innegabili vantaggi fiscali, ma anche una sostanziale facilitazione dei processi richiesti per accedere ai finanziamenti. I risultati non si sono fatti attendere e il numero delle startup nel settore tecnologico è subito aumentato. I dati del 2020 parlano di 10.743 le imprese attive in Italia, secondo i dati diffusi dal Ministre dello Sviluppo Economico.

Le roulette e il gaming online: un esempio di investimento tecnologico

Un settore che ha sorprendentemente attirato massicci investimenti tecnologici in Italia è l’industria del gioco online, con particolare attenzione su giochi da casinò come la roulette online, che da sempre hanno rappresentato un forte catalizzatore per tutti gli appassionati di gaming. Il gioco della roulette, in particolare, è per antonomasia quello che più si avvicina all’immaginario dei casinò: indovinare il numero estratto tra le 36 caselle (o 37 nella versione americana), da sempre rappresenta una sfida per tutti i gamer. Grazie alla tecnologia, alle animazioni e alle musiche si è riusciti a trasformare questi giochi digitali in vere esperienze immersive.

Ora sono delle vere e proprie alternative complementare a quelle che si vivono attorno a una roulette in un casinò reale. Tutto questo dimostra come sfruttando i progressi della tecnologia mobile, della rete internet ad alta velocità e i software innovativi, il gaming online si sia rapidamente affermato come un elemento importante dell’economia digitale italiana. La transizione verso piattaforme digitali con giochi come la roulette online o il blackjack soddisfa l’evoluzione delle esigenze dei consumatori, creando al tempo stesso un ambiente favorevole ad investimenti tecnologici e alla nascita di startup.

Come attirare gli investimenti esteri

I segnali che qualcosa stia cambiando in Italia arrivano da un interesse sempre maggiore degli investitori esteri nei confronti delle startup tecnologiche locali. Nel 2020 sono stati oltre 550 i milioni di euro di investimenti, con ben 100 milioni versati dalla Banca Europea per gli Investimenti a BioNTech, o i 90 milioni di euro ricevuti dall’hub innovativo Talent Garden.

Tali investimenti sono il riflesso di una tendenza più ampia volta a intensificare l’innovazione e la presenza tecnologica nel Paese.

Gli ostacoli e le possibilità per il futuro

Attirare consistenti investimenti tecnologici rappresenta per l’Italia una sfida impervia, principalmente a causa della burocrazia storicamente ostica e dell’alta pressione fiscale che può scoraggiare potenziali aziende investitrici. Il governo italiano ha voluto mettere in campo delle soluzioni molto chiare per facilitare questo processo: una di queste è il Decreto Semplificazione. L’obiettivo dichiarato è quello di attuare una netta semplificazione dei processi burocratici, modificando di fatto le normative che disciplinano l’avvio e la crescita delle start-up. Un aiuto sostanziale al trend di crescita delle nuove imprese.

In aggiunta, l’assegnazione di consistenti risorse finanziarie dal Recovery and Resilience Facility (RRF) dell’Unione Europea offre all’Italia un’opportunità senza precedenti per promuovere la trasformazione digitale e stimolare gli investimenti nel settore tecnologico.

L’Italia si sta facendo strada nell’innovazione tecnologica e negli investimenti su scala globale. Nonostante le sfide, il Paese mostra grande potenziale e offre intriganti opportunità. Non sorprende dunque che un numero crescente di investitori si stia preparando non solo a gustare il delizioso espresso italiano, ma anche a investire nel promettente settore tecnologico del Paese. Solo il tempo potrà svelare se il settore tecnologico italiano riuscirà a competere con quello della Silicon Valley, ma per ora i segnali sono positivi e promettenti.



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