Una mostra e un libro che sono sguardi, profondi, sul mondo, su “Frammenti…di popoli” come recita il titolo. “Viaggiare è il mezzo migliore per aprire la propria mente. Il necessario confronto con culture e popoli diversi non ha fatto altro che mettere fortemente in discussione ciò che è la quotidianità. E’ il pensiero con cui Silvano Moroni apre il suo nuovo libro, “Frammenti…di popoli”, che è anche il titolo della mostra inaugurata sabato 29 giugno alle 11 in Valle Vigezzo, a Toceno, allestita nella casa parrocchiale.
Alpinista e scrittore, Silvano Moroni abita e vive a Toceno, ma è un cittadino del mondo. Negli anni ha partecipato a numerose spedizioni in Himalaya, Karakorum, Tibet, Mongolia, Africa, Ande Peruviane e Papua Nuova Guinea salendo numerose vette e seguendo innumerevoli trekking. Un libro e una mostra con cui Silvano lancia un monito: “Il mondo di oggi purtroppo non prevede le civiltà minori, a cui non restano che due alternative: integrarsi o scomparire. Cinquemila gruppi etnici, e cioè più di 300 milioni di persone disseminate un po’ ovunque, dall’Africa nera all’Amazzonia (ma ce ne sono anche in Russia, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda, in quello che a rigore viene chiamato Primo Mondo): etnie minori che ad un certo punto della storia sono state inghiottite da culture più forti, hanno perduto il senso della loro identità, si sono consumate senza riuscire (o volere) integrarsi. Di fronte ad un sistema economico insostenibile per il nostro pianeta e di fronte a ritmi di produzione e consumo sempre più devastanti per gli ecosistemi, il mondo deve cercare strategie e valori alternativi: da queste culture possiamo ancora, per poco, apprendere come utilizzare l’ambiente senza minarne le basi stesse dell’esistenza. L’ecosistema Terra potrà sopravvivere sole se, accanto alla diversità delle specie animali e vegetali, sapremo vedere, conoscere e rispettare la biodiversità delle etnie che compongono il mosaico della specie umana”.
Una mostra fotografica e un libro che parlano di popoli, quali: i Baltì, i Beduini, i Berberi, gli Andini, i Lapponi e molti altri. La mostra è visitabile fino al 14 luglio, tutte le mattine, dalle 10 alle 12.