‘’In caso di richiesta di rinvio a giudizio, occorrerà valutare ed esaminare l’opportunità di avanzare la richiesta a che l’Associazione si costituisca in giudizio quale parte civile’’. E’ quanto emerso dal direttivo di Italia Nostra Vco, che nel corso dell’assemblea, ha ripercorso alcune ‘pratiche’ aperte nel Vco: dall’area San Martino di Vignone al piano regolatore di Verbania relativamente alla Piana di Fondotoce, dallo stato dell’ex stazione di Stresa al deposito di inerti nella piana a nord di Vogogna.
Ma soprattutto alla situazione di Macugnaga, per la quale è stata avanzata proprio l’ipotesi di costituirsi parte civile qualcosa l’iter giudiziario delle inchieste porti a dei rinvii a giudizio per le vicende legate alla piste realizzate nel territorio comunale.
Italia Nostra cita ‘’la nuova pista carrabile nella tratta Belvedere-Alpe Pedriola, opera ora oggetto di ulteriori indagini, anche penali, e quella già eseguita sul versante del Monte Moro, che pone non solo il problema ambientale della loro realizzazione ma altresì la tematica della loro fruibilità da parte delle nuove e- bici, difficili da classificarsi ancora come semplici biciclette. Si apre probabilmente un problema di regolamentazione nazionale delle nuove biciclette tecnologiche e del loro libero o regolamentato utilizzo’’.
Italia Nostra ribadisce inoltre ‘’l’opportunità di inoltrare una segnalazione alla Commissione Europea riguardo la violazione della normativa di tutela’’.