/ Attualità

Attualità | 29 dicembre 2023, 16:20

Il Comitato Bassa Ossola ancora contro l'impianto a biogas: "Non è finanziariamente sostenibile"

"Finalmente anche ConSer Vco è arrivata alle conclusioni che noi ribabiao da mesi"

Il Comitato Bassa Ossola ancora contro l'impianto a biogas: "Non è finanziariamente sostenibile"

Il Comitato Bassa Ossola torna a esprimere la propria totale contrarietà all’impianto a biogas per lo smaltimento di rifiuti che ConSer Vco vorrebbe realizzare a Premosello Chiovenda. Negli ultimi giorni, infatti, lo stesso Consorzio ha affermato l’irrealizzabilità del progetto, ma non smette di cercare soluzioni alternative, come sottolineato dal Cbo. Queste le parole del Comitato, che in una nota ribadisce la propria posizione in merito.

“Come recita un noto proverbio, “meglio tardi che mai”! Finalmente anche i vertici del Consorzio Rifiuti e ConSer Vco sono giunti alle conclusioni che il Comitato Bassa Ossola ribadisce ormai da mesi e sarebbe stato sufficiente che presenziassero ad una qualsiasi delle nostre serate informative, dove tutte le criticità palesate oggi sui media locali, venivano puntualmente rappresentate e le tesi confutate. Come se non bastasse oggi si ostinano a cercare nuove risorse per modificare un progetto sbagliato fin dall’inizio e che non teneva conto nemmeno delle minime necessità che un impianto industriale qualsiasi prevede (reperimento aree per standard urbanistici, verifica delle disposizioni delle normative per le costruzioni e linee guida regionali sulle aree idonee all’insediamento, costi per le compensazioni ambientali, costi per la bonifica del terreno, costi per la dismissione degli impianti a fine vita e molte altre voci che ancora oggi sono state sottostimate o non conteggiate nel quadro economico).

L’impianto non è finanziariamente sostenibile e nemmeno produttivo, tanto che stanno facendo i salti mortali per cercare di convertirlo per produrre solo altro rifiuto camuffato con il nome di “compost” (e non più metano da cedere alla rete). Immaginate montagne di compost maleodorante che finirà quasi sicuramente nelle nostre campagne, con buona pace di pascoli, prodotti tipici e salubrità dell’aria, dei terreni e delle falde acquifere. Ma soprattutto l’impianto non è necessario, né a Premosello, né altrove nella nostra Provincia.

Oggi loro stessi ammettono che i costi di conferimento della Forsu a Bergamo sono drasticamente diminuiti, perché essendoci già troppi impianti in funzione, diventa sempre più difficile reperire le centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuto che servono per farli funzionare tutti. D’altronde lo stesso Tar Piemonte, con la sentenza n. 736 del 20/09/2022 già sanciva che “il fabbisogno di trattamento della Forsu (n.d.r. della Regione Piemonte) risulta essere soddisfatto e adeguatamente coperto – secondo le proiezioni al 2030 – dagli impianti esistenti e autorizzati”. Appare quantomeno bizzarro che chi già gestisce questi impianti si veda costretto ad abbassare i prezzi, o addirittura in futuro a pagare, per garantirsi il funzionamento, e invece i nostri lungimiranti amministratori pensano ad accendere mutui milionari che graveranno inevitabilmente sulle tasche del contribuente, per costruirne uno nuovo al doppio del suo costo iniziale e con resa economica azzerata dal drastico crollo degli incentivi sul biometano da Forsu.

Vogliamo aiutare i sindaci e i vertici di ConSer e Consorzio mettendoli a conoscenza che il Pnrr non finanzia la realizzazione di impianti finalizzati alla produzione di biogas con combustione dello stesso per auto-alimentazione, ma anzi ne chiede la conversione per quelli già esistenti (Ministero della Transizione ecologica Decreto 15/09/2022– Gazzetta Ufficiale n. 251 del 26/10/2022). L’ennesimo progetto sbagliato (costato già 200.000 euro) con costi a carico dei contribuenti che inermi devono subire e pagare le scelte folli di amministratori di aziende pubbliche senza scrupoli e che evidentemente non stanno facendo il bene della comunità ma che attingono alle tasche dei cittadini come un pozzo senza fondo. L’unica decisione assennata è quella di rinunciare a perseguire questa chimera e smettere di buttare fumo negli occhi a Sindaci e cittadini con la prospettiva di una diminuzione delle tasse che non avverrà mai.

Esortiamo tutti i Sindaci affinché prendano consapevolezza dell’inutilità dell’impianto, si ridestino dal torpore che li ha avvolti in questi mesi e comincino a fare sentire la loro voce a tutela dei cittadini che rappresentano, in primis il Sindaco di Premosello Chiovenda, che avrebbe potuto far risparmiare tanto e tale spreco fin dall’inizio, se solo avesse ascoltato i nostri suggerimenti quando già a febbraio gli era stata tesa una mano per aiutarlo”.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore