Nella mattinata di giovedì 22 febbraio, la Cappella Mellerio di Domodossola ha ospitato la presentazione di “Oggi indosso il naso rosso”, il primo progetto che i Bambini della Fate sostengono nel Vco, promosso dall’associazione Dottor Clown Vco, che da circa 14 anni porta allegria e sorrisi nelle strutture sanitarie e socioassistenziali di tutta la provincia, con particolare attenzione ai reparti pediatrici, ma senza mai far mancare la propria presenza anche in tutti gli altri reparti. Per poter realizzare questo progetto, l’associazione si è messa in contatto con i Bambini delle Fate, impresa sociale fondata da Franco Antonello insieme al figlio Andrea, un ragazzo autistico: il loro scopo è quello di assicurare il sostegno a progetti di inclusione sociale su tutto il territorio italiano, a beneficio di ragazzi con autismo e altre disabilità. La storia di Franco e Andrea, che alcuni anni fa hanno attraversato gli Stati Uniti a bordo di una motocicletta, ha in poco tempo fatto il giro di tutta l’Italia, portando loro e i Bambini della Fate ad acquisire notorietà e autorevolezza nel mondo del sociale.
Il progetto “Oggi indosso il naso rosso” nasce da un’idea di Andrea Bracali, presidente di Dottor Clown Vco e operatore del centro diurno per disabili di Pieve Vergonte: perché non dare la possibilità anche ai ragazzi con disabilità e autismo di diventare Dottor Clown? “Diventeranno medici clown a 360 gradi”, spiega Bracali. “Entreranno a far parte del nostro gruppo di volontari, e verranno insieme a noi a portare sorrisi nei reparti degli ospedali, nelle Rsa e in tutte le altre strutture dove ad oggi operiamo”. Grazie a questo progetto, dunque, “Un sogno diventa realtà. Non vedo l’ora di vedere i ragazzi in azione”, racconta ancora il presidente di Dottor Clown. “In questi giorni abbiamo provato i camici e i nasi rossi: si sono sentiti subito medici e clown, erano felicissimi. Ed è quello che noi vogliamo, i loro sorrisi sinceri e il loro modo di comunicare, spesso senza filtri, possono dare tanto”. L’obiettivo del progetto, oltre a quello di portare gioia nei reparti, è “l’autodeterminazione dei ragazzi. Questa non deve essere solo un’esperienza passeggera, ma diventerà un impegno continuativo, che permetta loro di trovare il proprio spazio. Diranno genitori: “domenica non ci sono, devo andare in ospedale”. Secondo me sarà magnifico”, conclude Andrea Bracali.
Ma tutto ciò non sarebbe possibile senza i Bambini delle Fate, che da oggi possono contare sull’appoggio di numerose aziende di Domodossola. Tutti i loro progetti, infatti, vengono finanziati tramite imprenditori che decidono di impegnarsi a versare una quota mensile all’associazione, la quale investe questo denaro per sostenere i progetti stessi. Per quanto riguarda Domodossola, l’iniziativa è partita da Cristian Negri, titolare di un’attività commerciale: “Da trent’anni mi occupo di commerciale, e da diverso tempo cercavo qualcosa che potesse unire la mia esperienza in questo campo a qualcosa che possa davvero fare la differenza”, racconta Negri. “Conoscevo Franco e Andrea grazie ai loro libri e alla televisione, così ho deciso di contattarli. Con i Bambini delle Fate ho trovato quello che stavo cercando”. L’imprenditore, che oggi è il referente dei Bambini delle Fate per la nostra zona, ha dunque contattato numerose altre aziende domesi: “Mi hanno dato subito fiducia, e ad oggi 34 imprenditori hanno aderito. In questo modo siamo riusciti a finanziare il progetto di Dottor Clown”.
Franco Antonello ha espresso il proprio entusiasmo per il nuovo progetto, il primo nella provincia del Vco, e che farà da apripista per nuovi progetti già in programma a Verbania e Omegna. “Quando Andrea mi ha proposto questa idea, io sono rimasto folgorato. Sapere che questi ragazzi diventeranno medici e clown per altri ragazzi che si trovano in ospedale è qualcosa di meraviglioso. È un messaggio che arriva forte e chiaro”, spiega Antonello. “Per questo intendo far conoscere Dottor Clown a tutta Italia”.
Franco, insieme all’inseparabile figlio Andrea, ha poi spiegato, nella pratica, come i Bambini delle Fate sostengono i propri progetti: “Fino ad oggi abbiamo circa tremila attività e aziende associate: noi non accettiamo in nessuna forma le donazioni, che per me sono il veleno della beneficienza – un giorno ti aiutano, il giorno dopo ti lasciano a piedi – ma contiamo sugli imprenditori, che si impegnano a versare mensilmente una quota, in modo da dare continuità”, racconta. “In totale, abbiamo 102 progetti attivi in Italia: le imprese di una determinata città sostengono attività nel proprio territorio; quindi, gli imprenditori di Domodossola guidati da Cristian Negri finanziano esclusivamente (per il momento) il progetto di Dottor Clown. Di tutto ciò che raccogliamo, l’80% rimane sul territorio, mentre il 20% arriva a noi: questo sistema funziona alla grande”. E permette, come ha sottolineato Franco Antonello, di avere concretezza e trasparenza: “Io sono stato un imprenditore, quindi non mi fido di nessuno: non posso donare soldi se non so dove vanno a finire. Per questo siamo un’impresa sociale, e chiunque può vedere il nostro bilancio. Inoltre, chi realizza i progetti – in questo caso Andrea Bracali – apre un conto corrente ad uso esclusivo dei Bambini delle Fate, e ogni tre mesi invia l’estratto conto”.
Franco racconta anche come è nata l’idea dei Bambini delle Fate: “Quando con Andrea ho iniziato ad avvicinarmi alle associazioni, ho notato che i volontari sono sempre stati presenti, e sono persone meravigliose; ma mancavano i finanziamenti, perché le associazioni finivano per chiedere “la carità”, come la chiamo io. Quindi ho pensato che dovevo trovare un sistema per finanziarle, e l’ho trovato pensando a quello che era il mio lavoro, l’imprenditore”.