I politici svizzeri continuano ad essere preoccupati per la notizia della chiusura, per tre mesi, della linea ferroviaria del Sempione. Chiusura che interessa la tratta tra Arona e Verbania. Il tema viene rilanciato dal Corriere del Ticino che ha intervistato il consigliere nazionale Bruno Storni, che ha fatto un quadro preoccupante della situazione che vede la chiusura fino al 22 novembre del tunnel autostradale dell’Arlberg, in Austria, che riversa il traffico sull’asse del San Gottardo e su quello del San Bernardino. A questa preoccupazione viene aggiunta quella per la chiusura dal 9 giugno, della linea ferroviaria Domodossola Milano, alla aule aggiungere la chiusura della linea ferroviaria del Frejus per una frana.
Storni dichiara al Corriere del Ticino che «si dovrebbe poter deviare il collegamento ferroviario sulla linea Orta-Borgomanero-Novara. E’ quanto abbiamo suggerito come commissione dei trasporti del Nazionale, ma sembra ci siano problemi di interoperabilità dei sistemi di controllo e sicurezza tra gli Eurocity».
«La Confederazione – aggiunge - , quando aveva concordato l’opera con l’Italia, sulla tratta di Stresa, finanziandola con 130 milioni di franchi, avrebbe dovuto chiedere in contropartita l’interoperabilità dei convogli Eurocity per la linea di Borgomanero».
Storni, rimarca il Corriere, ha proposto un intervento da parte della Commissione trasporti del Nazionale, ma si è ritenuto «fosse troppo tardi per intervenire su una linea italiana, oltretutto a causa di lavori richiesti dalla Svizzera. Abbiamo provato a trovare una soluzione coinvolgendo autorità delle province e regioni italiane toccate dalla chiusura, ma ormai il danno sembra fatto. Il problema è che questa estate, in Italia ma anche in Germania, verranno chiuse, completamente, molte tratte ferroviarie per manutenzione. In Svizzera le FFS riescono a lavorare su linee in esercizio, magari chiudono alcune finestre temporali, ma mai tre mesi di fila. Un altro modo di lavorare. Non riesco a capire. I lavori erano programmati da anni e finanziati dalla Confederazione, si doveva considerare il traffico passeggeri. Ma ho sempre più l’impressione che si pensi troppo alle merci. Qualcosa è andato storto».
L’obiettivo dei cantieri è di ampliare il corridoio di quattro metri sulla tratta, a vantaggio del traffico merci transalpino. Trenitalia metterà a disposizione un servizio di bus sostitutivo tra Domodossola e Milano, ma con tempi di percorrenza più lunghi e una capacità ridotta.
Inoltre, dal 9 al 30 agosto, sarà chiusa la sezione Iselle-Domodossola sulla tratta Briga-Domodossola. Circoleranno i treni navetta tra Briga e Iselle e autobus sostitutivi tra Iselle e Domodossola e tra Domodossola e Milano.