‘’Noi, noi, noi i migliori siamo noi!’’. E’ quanto avrebbero hanno urlato gli agenti della polizia penitenziaria in occasione del giuramento avvenuto a Verbania al termine del corso di formazione.
Ai cori fa riferimento l’interrogazione con cui il senatore di Italia Viva, Enrico Borghi, chiede al Ministro della Giustizia chiarimenti su quella che definisce ‘’una performance’’ che ha visto protagonista anche il sottosegretario Andrea Del Mastro delle Vedove, presente alla cerimonia.
‘’Davanti allo schieramento in altissima uniforme – scrive Borghi - il Sottosegretario ha esortato gli agenti con cori da stadio. Una prima urlata domanda ‘’chi sono i migliori?’, cui gli agenti hanno risposto all’unisono ‘noi’. E una seconda, identica e urlata domanda da parte del sottosegretario cui gli agenti hanno risposto ‘’noi, noi, noi, i migliori siamo noi’.
Performace che secondo Borghi avrebbe avuto anche un prologo con ‘’specifiche prove prima della cerimonia,condotte dallo stesso Delmastro Delle Vedove all’interno della caserma’’.
‘’Esibizioni – aggiunge – che rievocano inevitabilmente il coro fascista di mussoliniana memoria: ‘’a noi’’ e promuove, per queste vie, quel tentativo mai sopito di associare la forze armate e di polizia – invero dedite e leali ai valori della nostra Costituzione – a una delle pagine più buie della storia italiana’’.
‘’E’ stato un contegno consono all’occasione, al suo ruolo istituzionale e alla solennità della cerimonia?’’ chiede Borghi al ministro Carlo Nordio, fresco di contestazioni per l’abolizione del reato di abuso d’ufficio.