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Sanità | 30 aprile 2025, 12:00

Emergenza infermieri in Piemonte: la crisi colpisce anche l'Asl Vco

Il sindacato Nursind denuncia la grave carenza regionale: in provincia mancano 21 professionisti

Emergenza infermieri in Piemonte: la crisi colpisce anche l'Asl Vco

La carenza di personale infermieristico nel sistema sanitario piemontese è un'emergenza che conta migliaia di unità mancanti, come più volte sottolineato dal sindacato Nursind Piemonte. Un recente monitoraggio del piano straordinario di assunzioni, concordato il 30 giugno 2023, dipinge un quadro a tinte fosche per la regione, con ricadute specifiche anche sull'Asl del Vco.

Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2024 e diffusi da Nursind, l'obiettivo regionale prevedeva l'assunzione di 674 infermieri in più rispetto al normale turn over. Tuttavia, a quella data, ne erano stati assunti solamente 279, concentrati in poche aziende sanitarie. La situazione è aggravata da una curva pensionistica sfavorevole e da un numero esiguo di nuove leve.

In questo scenario critico, l'Asl Vco fa registrare un segno meno. Se nel piano straordinario di assunzioni del 2023 l'obiettivo era mantenere il numero di infermieri assunti (con 0 nuove assunzioni previste), i dati aggiornati al 31 dicembre 2024 registrano una mancanza di ben 21 infermieri sul territorio provinciale, senza dunque riuscire a garantire il turn over. L'Asl Vco si inserisce tra le otto aziende sanitarie piemontesi che si trovano dunque ad affrontare una grave carenza di personale infermieristico, insieme a Vercelli, Cuneo 1, Cuneo 2, Alessandria, Aou Novara, Ao Cuneo e Aou Alessandria. Solo tre realtà (Mauriziano, Asl Città di Torino e Asl To3) hanno superato il limite minimo, concentrando gran parte delle poche assunzioni regionali.

Nursind Piemonte evidenzia problemi sistemici che contribuiscono alla crisi: l'alto numero di candidati ai concorsi non si traduce in un effettivo incremento del personale, suggerendo risorse limitate o difficoltà nel trattenerle; cresce il fenomeno delle dimissioni precoci; persiste l'utilizzo talvolta improprio del personale infermieristico e mancano modelli organizzativi omogenei e incentivanti. “Non vi sono ad oggi proposte e azioni incentivanti”, sottolinea il sindacato, pur riconoscendo la dimensione nazionale del problema dell'attrattività della professione.

Le differenze tra le aziende, secondo Nursind, non dipendono solo dall'attrattività delle zone, ma anche da “politiche aziendali differenti che non sono state approfondite”. Il sindacato esprime preoccupazione per il futuro, anche in vista dell'attivazione di case e ospedali di comunità, strutture che richiederanno ulteriore personale. La situazione, secondo le loro analisi, sembra destinata a peggiorare nel 2025.

Di fronte a questo quadro, Nursind sollecita nuovamente la regione Piemonte e le singole aziende a un confronto urgente e approfondito sulla questione infermieristica, per mettere in campo “tutte le azioni e gli interventi possibili”. Il sindacato segnala inoltre come, nonostante la carenza, molte aziende continuino a richiedere prestazioni aggiuntive non retribuite, un tema che promettono di affrontare a breve.

Redazione

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