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Cultura | 29 maggio 2025, 14:30

"La mia vita in una email" storie di famiglia sullo sfondo della Resistenza in Ossola

Questa sera al Centro Culturale Massari la presentazione del romanzo di Tiziana Amoroso

"La mia vita in una email" storie di famiglia sullo sfondo della Resistenza in Ossola

Una docente di lettere, un trasferimento non scelto e una verità nascosta tra i boschi dell’Ossola, precisamente a Villadossola. "La mia vita in una email", romanzo d'esordio firmato da Tiziana Amoroso, docente di lettere dell'Istituto Comprensivo Bagnolini che sarà presentato questa sera al Centro Culturale Massari di Pieve Vergonte, è la storia romanzata di una scoperta sorprendente che l'autrice ha fatto anni dopo essersi trasferita a Villadossola.

La docente, dopo aver vinto il concorso per la cattedra di ruolo, viene assegnata a Villadossola e dal suo paese natale, Paola in Calabria, si trasferisce in Ossola. Qui scopre che un suo zio, di cui poco sapeva, aveva vissuto in città durante gli anni Quaranta, durante la Seconda guerra mondiale e la Resistenza ossolana. Da qui il desiderio di scoprire di più su quel parente lontano. Inizia dunque una ricerca tra i documenti dell'epoca, scoprendo una storia affascinante. Quello zio aveva deciso di salvare da morte certa un giovane soldato tedesco, proteggendolo dai partigiani.

Da quell'episodio nasce "La mia vita in una email", dove la protagonista è Sofia, e dove i fatti storici e le esperienze personali dell'autrice si intrecciano con personaggi ed episodi frutto della fantasia e dell'immaginazione di Tiziana Amoroso, dando vita a una storia avvincente.

"Tutto è cominciato con una domanda: cosa accadrebbe se il destino bussasse alla porta nel momento più inaspettato? - spiega Tiziana Amoroso -. Da lì è nata Sofia, una donna concreta, che dopo aver vinto il concorso a cattedra nel 2012 viene assegnata a Villadossola. Un luogo che non aveva scelto, ma che, ironia della sorte, sembrava aspettarla da sempre. È qui che Sofia scopre che alcuni suoi parenti avevano vissuto e lavorato proprio in quelle valli. Senza saperlo, era tornata sui passi di famiglia. E lì, scavando tra archivi e vecchi ricordi, ha riportato alla luce una storia che nessuno aveva mai raccontato".

"Il romanzo non è nato per i lettori - prosegue Tiziana Amoroso - ma come un atto di giustizia intima, un’esigenza personale. Volevo far conoscere alla mia famiglia e soprattutto alle mie zie e a mio padre, la storia di uno zio dimenticato. Nessuno ne parlava più, nessuno sapeva davvero cosa gli fosse accaduto. Era stato rimosso, come spesso accade alle storie scomode. Questo libro è nato dal bisogno di restituirgli voce, identità e verità".

L'appuntamento con la presentazione del libro è dunque per questa sera alle 20.30 al Centro Culturale Massari di Pieve Vergonte. Dialogherà con l'autrice il collega Lorenzo Pavesi.

Miria Sanzone

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