/ Attualità

Attualità | 05 giugno 2025, 08:00

Coldiretti Piemonte, giornata ambiente: attenzione a cambiamenti climatici e consumo di suolo

Riconoscere l’attività agricola come strumento di valorizzazione dell’ambiente

Coldiretti Piemonte, giornata ambiente: attenzione a cambiamenti climatici e consumo di suolo

I primi quattro mesi del 2025 sono stati i più caldi di sempre, con 1,47 gradi in più rispetto alla media storica, secondo Isac Cnr. In Piemonte, il 2024 è stato il quarto anno più caldo, dopo il 2022, il 2023 e il 2015, della serie storica a partire dal 1958, la temperatura media annuale è stata pari a circa 11°, superiore di 1,1 ° rispetto al periodo climatico di riferimento, il trentennio 1991-2020. Per quanto riguarda le precipitazioni, il 2024 si posiziona al secondo posto, dopo il 1977, tra gli anni più piovosi a partire dal 1958. Il 2024 è risultato, nel complesso, il più caldo e umido della serie storica, secondo quanto emerge dai dati di Arpa e Regione Piemonte. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, nel 2024 si osserva un lento e continuo miglioramento e nei primi 5 mesi del 2025 i valori, rispetto ai parametri di legge delle polveri sottili PM10, risultano essere i migliori degli ultimi anni. Questa la fotografia, tra luci e ombre, in occasione della Giornata dell’Ambiente che ricorre il 5 giugno.

“In Piemonte il consumo di suolo complessivo negli ultimi 5 anni è di circa 175.000 ettari pari quindi al 6,9% della superficie totale regionale che è di 2.540.000 ettari. Ridurre la terra coltivata significa perdere una parte importante del patrimonio enogastronomico piemontese - spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. È un allarme ambientale e anche sociale, perché l’abbandono dell’agricoltura comporta anche l’impoverimento delle aree interne, la perdita di posti di lavoro e la scomparsa di competenze tradizionali. L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Negli ultimi anni a livello europeo si è alimentata una visione ideologica e irrealistica che metteva in contrapposizione agricoltura e ambiente quando, invece, è proprio la presenza delle aziende agricole a garantire una costante tutela del territorio dai pericoli legati al dissesto idrogeologico. Per questo, è fondamentale riconoscere l’attività agricola come strumento di valorizzazione dell’ambiente”.

c.s. Regione Piemonte - a.f.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore