Anzino, il paese celebre in tutto l’alto Piemonte per il suo santuario di S. Antonio di Padova, si prepara alle annuali celebrazioni in onore dei suoi patroni il prossimo 13 e 15 giugno.
Come ogni anno il ricco programma religioso di appuntamenti si apre con la grande novena che si svolge in santuario e che quest’anno vede un programma molto fitto di celebrazioni, alle quali sono attesi molti devoti del santo dal territorio.
Una grande novità del 2025 è il forte coinvolgimento dei cori parrocchiali del territorio ossolano: il santuario ha intrapreso questa iniziativa per rinsaldare i legami con le altre comunità dell’Ossola dalle quali da sempre giungono numerosi devoti di S. Antonio. Per questo sono stati invitate varie formazioni a cantare le diverse celebrazioni.
“L’iniziativa vuole essere un modo di unirsi in preghiera attraverso la musica e chiedere l’aiuto e la protezione di S. Antonio. È anche un gesto di amicizia in una terra in cui c’è tanta musica e in cui ancora a tantissimi il canto è famigliare, non solo nelle celebrazioni ma anche nei momenti conviviali e di festa.” - Don Fabrizio Cammelli, parroco di Anzino.
Insieme ai cori saranno presenti moltissimi sacerdoti amici del santuario che hanno accolto l’invito a predicare durante la novena per aiutare la preparazione spirituale alle feste di giugno. Nelle diverse serate si alterneranno i diversi preti che accompagneranno il cammino dei fedeli verso i giorni del 13 e 15 giugno.
Le celebrazioni della novena si svolgeranno dal 4 al 12 giugno la mattina alle ore 7.00 e la sera, coi cori e i preti amici del santuario alle ore 20.30.
Domenica 8 giugno la messa sarà alle ore 18.00.
Sabato 7 giugno sarà celebrata alle 20.30 la solenne veglia di Pentecoste.
Un momento di forte spiritualità “antoniana” sarà l’esposizione della statua questa sera, martedì 3 giugno, alle ore 20.30. In questa celebrazione, con la preghiera della tredicina di S. Antonio il simulacro del santo verrà prelevato dalla sua nicchia in santuario e posto sopra il portorio ligneo. Verrà dunque vestito con le insegne argentee donate dai benefattori di Anzino abitanti in Roma nel XIX secolo: un’aureola e un giglio per il santo, una corona e un fiore per il bambino Gesù sedutogli in braccio.
Il tutto al canto del tradizionale inno latino “Si quaeris miracula”. Durante la celebrazione verranno benedetti i primi gigli di S. Antonio, che potranno essere omaggiati al santo o portati a casa e ai propri cari. Le celebrazioni di Anzino costituiscono un unicum nel panorama dell’alto Piemonte, e il santuario attende tutti i devoti che come ogni anno arriveranno a pregare il santo francescano.
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