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Sanità | 15 giugno 2025, 07:30

Confronto tra regioni e sindacati, Nursing Up: "Basta rinvii. Ora servono scelte coraggiose"

Il sindacato degli infermieri: "Il personale è allo stremo, il contratto a disposizione non valorizza la professionalità. È il momento di agire"

Confronto tra regioni e sindacati, Nursing Up: "Basta rinvii. Ora servono scelte coraggiose"

“Bene i principi, bene gli intenti, sui documenti prodotti dalle regioni si può certamente lavorare in sinergia, ma adesso più che mai occorre superare generalismi ed astrazioni. Le professioni sanitarie non sopravvivono di buoni intendimenti: servono azioni immediate e strutturali. La politica gestionale non può più limitarsi a riconoscere i problemi: è il momento di assumerli, affrontarli, risolverli”. Così Nursing Up, il sindacato degli infermieri, commenta il nuovo confronto, che si è tenuto nella giornata del 13 giugno, con le regioni sul futuro del Ssn, in riferimento al secondo documento prodotto dopo la presentazione del precedente: “Garantire il futuro del Ssn – Strategie delle regioni e delle province autonome per il personale sanitario (17 aprile 2025)”.

“Abbiamo accolto – si legge nella nota di Nursing Up - con rispetto gli interventi del presidente Marco Alparone e del coordinatore Massimo Fabi. Ma il tempo dei buoni auspici non è più attuale. Oggi, nel vortice dei deficit e delle carenze che attanagliano il personale, occorrono risposte concrete. Siamo pronti a lavorare fianco a fianco con le regioni e con chiunque voglia davvero invertire la rotta. Siamo aperti al dialogo, determinati nel pretendere soluzioni”.”

“Negli ospedali – denunciano dal sindacato - la situazione è insostenibile: personale allo stremo, carenze croniche, pressioni fuori controllo. Il contratto, ed in generale gli strumenti oggi a disposizione, non valorizzano né la professionalità né il sacrificio di chi tiene in piedi la sanità. Non si può più restare a guardare. Il cambiamento è un’urgenza, non una scelta tra le tante. Serviva – e serve – un documento coraggioso, che affronti senza mezzi termini le vere piaghe delle professioni assistenziali. Servono scelte di campo: sulla valorizzazione economica, professionale e di ruolo degli infermieri e delle altre professioni assistenziali, sulla carriera, sulle prospettive dei giovani. Non possiamo più permettere che i nostri professionisti abbandonino la professione o fuggano all’estero, né che i giovani voltino le spalle a un settore fondamentale per il Paese. Se non si interviene ora, il sistema è destinato a un declino irreversibile”.

Nursing Up lancia, dunque, un appello alle regioni: “Avete ruolo, strumenti e responsabilità per assumere determinazioni impattanti, e per sensibilizzare l'azione politica del governo. Siete chiamati a essere protagonisti della svolta. Non bastano più i buoni propositi: servono piani chiari di “retention”, investimenti reali, meccanismi incentivanti di carriera. Le professioni assistenziali devono tornare davvero centrali, non solo nei documenti, ma nelle decisioni politiche e nei contratti. È il momento delle scelte. Il coraggio, oggi, non è un’opzione: è un dovere verso la sanità pubblica e verso i cittadini”.

l.b.

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