L’artigianato italiano sta cambiando volto. Da simbolo di botteghe storiche e mestieri manuali, il settore si sta orientando verso attività legate al benessere e alle nuove tecnologie. I dati di Unioncamere e InfoCamere confermano un trend chiaro: tra il 2023 e il 2025 crescono soprattutto i professionisti del beauty e dell’informatica, mentre calano in modo significativo i lavori artigianali tradizionali.
Chi cresce e chi arretra
Gli estetisti registrano un aumento record del 10,4%, seguiti dai tassisti (+7,2%) e dagli specialisti informatici (+5,4%). Al contrario, comparti come lavanderie (-10%) e confezionisti (-8,3%) vedono ridursi drasticamente il numero di attività. Nel complesso, le imprese artigiane restano una realtà solida con 1,24 milioni di aziende, pari al 21,2% del totale imprenditoriale italiano.
Donne, giovani e stranieri protagonisti del cambiamento
A trainare la crescita sono soprattutto le imprese femminili, che registrano incrementi a doppia cifra tra estetisti (+11%) e tassisti (+14,8%). Gli under 35 dominano nel settore informatico (+15,6%) e nei trasporti (+11,1%), ma abbandonano i mestieri tradizionali, con crolli del -31,6% tra i confezionisti e del -26,7% tra i falegnami. Anche gli imprenditori stranieri contribuiscono al rinnovamento, con forti aumenti tra tassisti (+28,4%) e specialisti IT (+29,2%).
Le sfide del futuro: digitalizzazione e mercati globali
Secondo Andrea Prete, presidente di Unioncamere, il futuro dell’artigianato dipenderà dalla capacità di affrontare sfide complesse come l’incertezza internazionale e le tensioni commerciali. “L’artigianato italiano deve continuare a diversificare i mercati e a innovarsi per restare competitivo”, sottolinea.
Per sostenere questa trasformazione, Unioncamere indica tre priorità: potenziare infrastrutture e logistica, ampliare la Zes unica e rafforzare gli strumenti di supporto agli investimenti, in particolare quelli legati a Industria 4.0 e all’export.
Un settore a un bivio
Con l’avanzare della digitalizzazione, l’artigianato si trova davanti a una scelta decisiva: adattarsi al cambiamento, cogliendo le opportunità dell’innovazione, oppure rischiare di essere tagliato fuori da un mercato sempre più globale e tecnologico.