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Economia | 15 ottobre 2025, 19:21

Inps VCO, un territorio che invecchia e lavora meno: presentato il rendiconto sociale 2024

Su 144 mila abitanti, 65 mila sono occupati e 50 mila pensionati. Aumentano disabilità, congedi familiari e contratti precari. Origgi: “Uno su otto lavora fuori provincia, uno su diciannove è frontaliere.”

Su una popolazione di 144.000 abitanti, nel Verbano-Cusio-Ossola si contano 65.000 occupati, 50.000 pensionati, 5.000 disoccupati e circa 30.000 inattivi, metà dei quali minori di 15 anni. A fornire i dati aggiornati al 2024 è stato Vittorio Origgi, presidente del Comitato provinciale Inps, in apertura del Rendiconto sociale dell’istituto, presentato nell’aula magna dell’Istituto Cobianchi di Verbania.

"Uno ogni otto occupati – informa Origgilavora fuori provincia, e uno su diciannove è frontaliere", ha spiegato nel suo intervento. L’analisi condotta da Antonella Angioni (Controllo di gestione Inps) mostra che l’età media della popolazione del VCO è di 49 anni, con gli over 65 che rappresentano il 28% del totale. Crescono anche i casi di disabilità, come dimostrano le 7.000 domande tra pensioni di invalidità civile e assegni di accompagnamento presentate nel corso dell’anno.In aumento le richieste di congedo parentale e di congedi straordinari per l’assistenza a familiari disabili.Sia le assunzioni sia le cessazioni di lavoro risultano in calo nel triennio 2021-2024. Tra gli occupati prevalgono i contratti a tempo determinato per gli uomini e quelli stagionali per le donne, soprattutto nel settore turistico, che rappresenta il 22% delle imprese attive sul territorio. Seguono il commercio (20%), l’industria (16%), mentre il resto è costituito da attività artigianali e estrattive, quest’ultime concentrate in due grandi aziende.I controlli sulla regolarità contributiva (Durc) effettuati dall’Inps del VCO hanno rilevato irregolarità per 722 mila euro. Su 260 verifiche documentali, sono emerse 222 anomalie.

"Non si tratta – precisa il direttore della sede provinciale Inps, Stefano Speranzonidi irregolarità totali, ma in genere solo parziali". Delle 50.000 pensioni erogate, il 65%, in prevalenza maschile, sono pensioni di anzianità; le restanti sono di vecchiaia o superstiti, principalmente a favore di donne.

"È un dato – spiega Angioni – condizionato da un periodo storico in cui molte donne lasciavano il lavoro dopo la nascita dei figli per dedicarsi alla famiglia". Sul fronte demografico, il saldo negativo tra nascite e decessi continua a incidere sulla struttura della popolazione, "solo in parte compensato – osserva Speranzoni – dall’immigrazione da altre regioni e dall’estero».Il ricorso ai contratti a termine e la bassa stabilità lavorativa contribuiscono, secondo il direttore, alla fuga dei giovani verso aree con migliori prospettive occupazionali e retributive.Gli accessi alla Naspi, l’indennità di disoccupazione, sono stati 8.050, al netto dei lavoratori frontalieri, per i quali – precisa ancora Angioni – «i dati restano difficili da reperire"

Alla presentazione del rendiconto hanno portato i saluti istituzionali il viceprefetto vicario Gerardo Corbatta, il vicesindaco di Verbania Silvano Boroli e il presidente della Provincia Alessandro Lana. A fare gli onori di casa, la dirigente scolastica del Cobianchi, Enza Maselli.

Redazione

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