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Attualità | 18 marzo 2021, 12:20

''Non c'è una valida motivazione per alienare la Farmacia comunale''

Mario Militello, tra i fautori della nascita dell'azienda pluriservizi, scrive le sue perplessità al sindaco di Domodossola

''Non c'è una valida motivazione per alienare la Farmacia comunale''

‘’La notizia dell’ipotesi annunciata di vendita della Farmacia comunale ha destato, al primo impatto, delusione e stupore. Delusione in quanto l’eventuale alienazione di un’azienda controllata, con finalità sociali, significherebbe rinuncia ad un patrimonio, nel tempo costituito, di cui essere, invece, quali pubblici amministratori, orgogliosamente stimolati alla conservazione e all’incremento. Stupore poiché un sindaco, che ha sempre vantato determinazione ed efficienza amministrativa, rivelerebbe una contraddittoria confessione di incapacità (o contrarietà?) alla soluzione di un problema’’. E’ questo l’inizio delle lunga lettera che Mario Militello ha scritto al sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi.

Militello, che negli Anni Sessanta fu tra i fautori della nascita dell’azienda Farmacia comunale, critica la decisione della Giunta domese di assegnare al presidente delConsiglio di amministrazione dell’Azienda, con l’ausilio di un consulente esterno, l’incarico di redigere un’accurata relazione sull’andamento della stessa e sulle prospettive economiche”. 

Parla di scelta ‘’ omissiva e, quindi, fuorviante, nell’esposizione delle ragioni all’origine dell’attuale situazione’’ perché, secondo Militello ‘’  è incomprensibile l’avvisaglia di interventi sul settore farmaceutico dell’Azienda pluriservizi sottacendo completamente l’incidenza sul disavanzo, ben più consistente, generato dalle altre attività’’.

Intanto Militello contesta la scelta del consulente esterno ‘’nel curriculum professionale esibito non figura alcuna esperienza maturata nel settore farmaceutico e nei servizi socio-assistenziali, caratteristici dell’Azienda Speciale Pluriservizi Farmacia’’.

Militello fa la cronistoria della farmacia, che parte dal 1962 quando nacque la municipalizzata. ‘’E’ quindi  decollata e ha dato buoni frutti, divenendo una “gallina dalle uova d’oro dei profitti - scrive poi Militello -  , sino al 2002, ed ha beneficiato direttamente la cassa comunale nella quale sono stati versati’’ .

Arrivando ad oggi, l’ex assessore comunale domese rimarca come ‘’non appare alcuna valida ragione che possa giustificare l’ipotesi di alienazione della Farmacia comunale’’. E conclude: ‘’La privatizzazione di servizi – così come la loro esternalizzazione – proverebbe l’incapacità e/o la desistenza del pubblico amministratore a raggiungere economici, efficaci ed efficienti obiettivi istituzionali rispetto al privato imprenditore, così sottraendo utilità destinabili al superiore interesse generale’’.

Nella lettera, Militello poi, mette a confronto i costi delle varie attività coordinate dalla Azienda. Evidenziando come dai bilanci dal 2015 al 2019 appaia ‘’ben più consistenti le entità delle perdite derivanti dall’erogazione degli altri servizi’’.

Nel 2019 la farmacia perdeva 43 mila euro, contro i 247 mila di tutti gli altri servizi: trasporti scolastici, teatro Galletti, Soggiorni marini, Università Terza Età, Luminarie natalizie e farmacia. 

Renato Balducci

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