"Mi auguro che il Ministro dell'Interno voglia dare risposte alle comunità che vivono nei piccoli Comuni, ma anche alle Prefetture e alla forze dell'ordine, rispetto alla possibilità di spostamento nel raggio di 30 chilometri. Eliminata nell'ultimo DPCM, questa opportunità per i residenti nei piccoli Comuni deve essere concessa e reintrodotta, proprio come è stato concesso di raggiungere le seconde case. Perché il rischio è permettere di spostarsi da Milano a Livigno, da Torino a Balme, ma non da Marmora a Canosio o da Forni di Sopra a Forni di Sotto. Usiamo tutti il buonsenso. Niente contro le seconde case, se gli spostamenti sono nei limiti dei provvedimenti. Ma lasciamo a chi vive in un piccolo Comune la possibilità di spostarsi lungo la valle o verso i Comuni vicini per esercitare pienamente i diritti di cittadinanza, uguali a Roma, Napoli, Brescia come in tutti piccoli centri".
Lo affermano Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem