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Politica | 22 aprile 2021, 11:04

Sinistra per Domo: "Le istituzioni si impegnino a promuovere la memoria e il patrimonio culturale della Repubblica partigiana dell’Ossola"

La Lista critica la mancanza di progettualità e la chiusura di Casa 40

Sinistra per Domo: "Le istituzioni si impegnino a promuovere la memoria e il patrimonio culturale della Repubblica partigiana dell’Ossola"

Tra qualche giorno è il 25 aprile: festa della liberazione dalla dittatura nazi-fascista, alla quale la nostra città ha valorosamente partecipato.

Nel commemorare quel grande evento storico, vorremmo ribadire che non basta ricordare la Liberazione, celebrarne, a parole, la memoria: occorre anche operare, ciascuno in relazione al ruolo sociale e alla funzione istituzionale che ricopre, in difesa e promozione di quei valori. In particolare, per quanto riguarda l’Ossola, affinché ogni discorso sul 25 aprile non suoni retorico e di maniera, riteniamo necessario che chi rappresenta le istituzioni ossolane si impegni a promuovere concretamente innanzitutto la memoria e il patrimonio culturale della Repubblica partigiana dell’Ossola. E ciò non soltanto per il valore in sé di quella eccezionale esperienza, ma anche perché la sua promozione, in quanto patrimonio culturale precipuo e rilevantissimo di questa terra, equivale alla promozione del territorio tout court. A tal proposito, ci spiace dover costatare come a Domodossola, negli ultimi anni, ciò non sia avvenuto.

Durante gli anni della precedente Amministrazione Cattrini venivano organizzate innumerevoli iniziative per gli Anniversari della Repubblica Partigiana dell’Ossola e realizzati Progetti di Educazione alla storia locale, per coinvolgere attivamente i giovani (basti ricordare il progetto “Il Lievito della Democrazia”, in collaborazione con l’ISRN).

Ad integrazione dei tradizionali rapporti con l’ANPI, erano stati rafforzati quelli con l’Istituto Storico per la Resistenza (che per la prima volta ebbe una sede staccata in Ossola), se ne erano stretti e curati di nuovi con associazioni come la FIAP, la Fondazione Aldo Aniasi, il Centro Studi Luciano Raimondi. Nel 2013 era stato pure sottoscritto un Patto di Amicizia con il Comune di Sant’Anna di Stazzema.

Era stata realizzata CASA40, un laboratorio di studio e ricerca dedicato appunto ai Quaranta giorni di libertà, che, oltre ad ospitare mostre ed eventi culturali, aveva ricevuto molte donazioni di libri, documenti, reperti (giace ancora da qualche parte, probabilmente ritirata nello scantinato, la mostra Fotografica su Sant’Anna di Stazzema che il suo autore, Oliviero Toscani, ha donato alla Città di Domodossola).

Sempre in quegli anni dell’Amministrazione Cattrini, mentre venivano tributati gli onori della Città a personaggi come Gisella Floreanini, con la tumulazione delle sue ceneri nel Famedio del Cimitero cittadino, il Comune istituiva il Premio Repubblica dell’Ossola, ecc.

Di tutto quel lavoro, di tutti quei progetti e relazioni, che cosa è stato continuato dall’Amministrazione di questi ultimi cinque anni? Casa40, che, inaugurata a fine 2014, avrebbe avuto bisogno di essere sostenuta, promossa e potenziata, è stata addirittura chiusa dall'Amministrazione Pizzi.

E allora ben vengano le Celebrazioni del 25 aprile, i discorsi sull’importanza della memoria e del sacrificio di chi ha combattuto per la nostra libertà, ma se non si opera effettivamente, e con azioni concrete, a promuovere quella memoria e quei valori, sorge il sospetto che si tratti solo di discorsi ammantati di retorica istituzionale, che rischia di suonare ipocrita.

Buona Festa della Liberazione a tutti!

C.S.

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