“Il ministro Speranza consenta ai territori confinanti con la Svizzera di poter lavorare come tutti gli altri, eliminando le attuali restrizioni anti Covid che li penalizzano”. Lo dichiara il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, raccogliendo l'appello partito dalla Lombardia dov'è in corso la battaglia per cancellare le limitazioni volute dal dicastero alla Salute. Un problema, questo, molto sentito nel Vco, tanto che lo stesso Preioni ha presentato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale a farsi portavoce della richiesta presso il Parlamento.
“E’ in atto una disuguaglianza tra i Paesi europei - dice Preioni - che sta danneggiando i territori di confine e tra questi il Verbano Cusio Ossola. Le frontiere bloccate di Piaggio Valmara, Ponte Ribellasca e Iselle - spiega Preioni - non permettono ai nostri commercianti di Cannobio e di Re, ma non solo, di potersi riprendere dalla mazzata inferta loro dalla crisi pandemica. L’economia del Vco è sostenuta dagli introiti derivanti dal turismo oltre confine, per cui è urgente che a Roma si cambi direzione. Non si può obbligare chi entra in Italia dalla Svizzera, anche se già vaccinato o guarito dal Covid, a sottoporsi a tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti e risultare negativo. La Lega è per la salvaguardia della salute pubblica, ma è fondamentale che ai nostri territori di confine siano riconosciuti gli stessi diritti degli altri Paesi europei. Chiediamo al ministro Speranza - conclude Preioni - di rivedere la sua rigida posizione, consentendo alle aree di confine di equipararsi alle regole già in vigore altrove”.