Favorita da una splendida giornata di caldo sole e dalle temperature torride delle città le valli ossolane hanno fatto il pienone. Superstrada con forti rallentamenti dovuti ai tratti di restringimento della sede viaria.
Il Comune di Baceno ha temporaneamente chiuso la strada comunale Goglio – Devero per esaurimento posti auto. Sold-out in Antrona con l’omonimo lago e il suo caratteristico periplo. Bognanco brulicava di gente in ogni dove. Gettonatissima Formazza e pienone in Val Vigezzo. Macugnaga ha fatto registrare grande affluenza sia in paese sia nei luoghi classici: Lago delle Fate, Zamboni, Burki, Belvedere.
Un fine settimana che segna un progressivo ritorno verso la normalità e inaugura una stagione estiva che si prospetta in crescita: portando così un po' di sollievo e speranza ad un settore duramente colpito dagli effetti della pandemia. Segnali incoraggianti arrivano anche dalle prenotazioni alberghiere e da quelle delle locazioni turistiche i cui numeri, dai giorni scorsi, sono in aumento.
Il rientro è stato ovunque caratterizzato da un lungo serpentone di auto che tornavano verso la pianura. Particolarmente critica si è presentata la situazione a Castiglione Ossola, lungo la strada statale 549 di Macugnaga, dove a causa dei lavori in corso, il traffico è regolato da un semaforo dai tempi molto lunghi che ha prodotto una lunga coda che ha abbondantemente superato il chilometro. Vivaci, quanto vane, le proteste degli automobilisti.
In quel punto, per tutto il periodo estivo, sarebbero necessari i “movieri”, ma qui potrebbe scattare il rimpallo: la strada è dell’Anas ma i lavori sono stati appaltati dalla Provincia e inoltre la ditta che li esegue non brilla di celerità.
La sindaca di Calasca Castiglione, Silvia Tipaldi, competente per territorio assicura: «Abbiamo già provveduto ad interessare la Provincia, nella persona del vicepresidente Rino Porini, facendo presente la situazione che si è venuta a creare ieri, situazione che va risolta urgentemente. In una delle ordinanze provinciali si faceva preciso riferimento all’utilizzo dei “movieri” pertanto questa potrebbe essere la soluzione. Resta inoltre il fattore della limitazione del peso a pieno carico dei mezzi di trasporto che va rivisto alla luce dei lavori fatti e del blocco delle attività lavorative a monte del restringimento stradale del cantiere del rio Sponda».