“Un progetto innovativo e importante di turismo senza barriere, che sosteniamo in maniera convinta perché unisce due territori consentendo a persone più fragili di altre di poter usufruire di nuovi percorsi e situazioni culturali e paesaggistiche fino ad oggi difficilmente accessibili. Un modello, così ci auguriamo, replicabile altrove”.
Francesco Gaiardelli, presidente del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, commenta l’iniziativa dal titolo “Libervie – Libertà di muoversi: Vie culturali e letterarie transfrontaliere accessibili e inclusive”, presentata in questi giorni all’hotel il Chiostro di Verbania. A guidare il progetto Interreg che annovera tra i suoi partner anche l’Atl presieduta da Gaiardelli, è una rete di istituzioni tra cui l’Upo, Università del Piemonte Orientale insieme, per la parte elvetica, all’Ufficio Analisi e Patrimonio culturale digitale.
A supporto, poi, Provincia del Vco e Unione Lago Maggiore. “Lo scopo di Libervie – spiega Gaiardelli in una nota - è quello di rendere il patrimonio culturale e turistico del nostro Distretto e del vicino Canton Ticino più accessibile e inclusivo, promuovendo una fruizione pienamente partecipata anche da persone con fragilità. Quello dell’inclusività è un tema ricco di significati legato alle persone diversamente abili, ma non solo. In questo specifico progetto – sottolinea ancora Gaiardelli – l’accoglienza turistica entra in gioco a 360 gradi, e nostro dovere è quello di sostenere e accompagnare tale percorso con le risorse e competenze umane e professionali di cui disponiamo”. Tra le attività principali di Libervie, spiccano la creazione di una piattaforma digitale letteraria insubrica, l’ampliamento della guida “Percorsi accessibili for all”, interventi di riqualificazione museale e la realizzazione di un’aula didattica accessibile e di un nuovo percorso ciclabile inclusivo all’interno della Riserva naturale del Toce.