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Politica | 19 luglio 2021, 18:40

Un anno fa Icardi e Preioni dopo aver riaperto il Punto Nascite dichiaravano: “Le promesse vanno sempre mantenute”

E aggiungevano: “Il presidio è considerato di vitale importanza in un’area a vocazione montana qual è l’Ossola”

Un anno fa Icardi e Preioni dopo aver riaperto il Punto Nascite dichiaravano: “Le promesse vanno sempre mantenute”

“A partire dal 1 luglio riaprirà il Punto nascite dell’ospedale San Biagio di Domodossola.” Cominciava così il comunicato stampa congiunto dell'assessore Icardi e del Capogruppo leghista Alberto Preioni del giugno 2020.

Il Punto Nascite domese era stato chiuso il 1 aprile 2020 a causa dell'emergenza Covid. “La sospensione avrà effetto da domani mercoledì 1 aprile 2020 sino ad ulteriore comunicazione da parte della Regione Piemonte” si leggeva nella nota diffusa dall'Ufficio Stampa dell'Asl Vco. La chiusura era durata 3 mesi.

Ad aprile – scrivevano Icardi e Preioni non più tardi di 13 mesi fa in un comunicato stampa ufficiale – la necessità era stata quella di liberare risorse professionali e attrezzature sanitarie, ritenute essenziali per poter gestire l’eccezionale incremento di posti letto di diversi livelli di intensità assistenziale per far fronte al Covid-19. In questa nuova fase le priorità sono altre e possiamo pertanto riattivare il servizio domese. La conferma della riapertura è arrivata in queste ore dal direttore generale dell’Asl Vco, Angelo Penna. Siamo ovviamente molti soddisfatti – proseguiva il comunicato – in primo luogo perché le promesse vanno sempre mantenute e, soprattutto, perché il presidio è considerato di vitale importanza in un’area a vocazione montana qual è l’Ossola. Un punto di riferimento imprescindibile per tutti i cittadini e pure per i turisti. Questa amministrazione regionale – concludeva la nota – non taglia i servizi, anzi laddove possibile li incrementa nelle zone periferiche, ciò al fine di rendere sempre più sicuri i nostri cittadini e di limitare al massimo i trasferimenti in altre realtà da parte di chi necessita di cure”.

Una posizione chiara e netta difesa del territorio ossolano, che stona però con il cambio di rotta di questi giorni “.......e problematiche del punto nascite di Domodossola non discendono da una volontà politica della Regione, quanto da parametri imposti dal ministero della Salute e che dovranno essere rivisti per tutelare le peculiarità di un territorio a specificità montana” si legge nel comunicato stampa inviato oggi agli organi di informazione del territorio da Alberto Preioni.

Una domanda sorge però spontanea: cosa è cambiato da un anno fa? I parametri ministeriali sono gli stessi e non sono stati modificati. E allora perchè un anno fa si poteva riaprire e oggi no?
Domande alle quali siamo certi sapranno rispondere i massimi vertici regionali, giustificando il perchè di un così clamoroso cambio di rotta dopo 13 mesi alle stesse condizioni post pandemiche.

Redazione

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