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Attualità | 16 dicembre 2021, 08:00

”Prolungare al 2025 superbonus e bonus edilizi per le unifamigliari, senza limiti Isee”

L'appello di Uncem al Governo: “L'inclusione nei bonus solo dei condomini penalizzerebbe le aree montane e rurali, i borghi e tutti i piccoli Comuni”

”Prolungare al 2025 superbonus e bonus edilizi per le unifamigliari, senza limiti Isee”

I Comuni montani e Uncem chiedono a Governo e Parlamento - che stanno definendo il pacchetto di emendamenti al disegno di legge di bilancio 2022 - di prolungare il superbonus 110% e i bonus per l'edilizia, sino al 2025. Senza escludere le case unifamigliari e senza introdurre limiti di ISEE.

“L'inclusione nei bonus solo dei condomini penalizzerebbe le aree montane e rurali, i borghi e tutti i piccoli Comuni. Nei quali le unifamigliari sono la maggioranza tra gli immobili esistenti. Servono certezze, anche nei tempi. Troppo limitato un prolungamento sino a fine 2022.

Uncem - con tutti i Comuni montani mobilitati - propone al Parlamento, ai Partiti, al Governo di includere negli interventi prorogati al 2025, senza soglia ISEE, tutti gli immobili unifamigliari, tutte le unità immobiliari funzionalmente indipendenti e tutti i condomini compresi nelle categorie catastali: A/2 Abitazioni di tipo civile, A/3 Abitazioni di tipo economico, A/4 Abitazioni di tipo popolare, A/5 Abitazioni di tipo ultrapopolare, A/6 Abitazioni di tipo rurale, A/7 Abitazioni in villini, A/11 Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi, siano questi 'prima casa' o 'seconda casa'. 

È del tutto fuori luogo cercare di attuare un discrimine fra i cittadini in base alla tipologia di abitazione o di reddito, quest'ultimo del tutto slegato dalla coerenza dell'applicabilità del bonus che deve essere attinente all'edificio e non all'ISEE, e ciò a maggior ragione nel caso in cui non venga prorogato per tutte le tipologie di lavori lo sconto in fattura e la cessione del credito, non potendo contare sull'anticipo preliminare da parte del privato e tanto meno sulla sua capienza fiscale nel tempo”.  

Uncem richiede propone otto punti al Governo e al Parlamento:

1. La proroga del superecobonus, del supersismabonus e del bonus facciate al 31 dicembre 2025.

2. Di includere, negli interventi prorogati al 31 dicembre 2025, senza soglia ISEE, tutti gli immobili unifamigliari, tutte le unità immobiliari funzionalmente indipendenti e tutti i condomini compresi nelle categorie catastali: A/2 Abitazioni di tipo civile, A/3 Abitazioni di tipo economico, A/4 Abitazioni di tipo popolare, A/5 Abitazioni di tipo ultrapopolare, A/6 Abitazioni di tipo rurale, A/7 Abitazioni in villini, A/11 Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi, siano questi "prima casa" o "seconda casa".

3. Di introdurre strutturalmente tutti gli altri bonus nella misura attuale.

4. Di introdurre strutturalmente cessione del credito e sconto in fattura per tutti i bonus edilizi;

5. Per i territori colpiti dal sisma 2016 e quelli in cui, a partire dal 2008 sia stato dichiarato lo stato di emergenza, di introdurre idonea regolamentazione e proroga per il Superbonus rafforzato (alternativo al contributo di pubblico di ricostruzione) per renderla applicabile e congruente con la disciplina e le scadenze della normativa specifica;

6. L'estensione della CILA-S e relativi aspetti derogatori a tutti i bonus fiscali in edilizia;

7. La costituzione di un Testo unico sulle detrazioni fiscali in edilizia.

8. L'introduzione per tutti gli edifici, pubblici e privati, ovvero della Pubblica Amministrazione, di una "carta d'identità dell'edificio", che consenta ai proprietari di monitorare lo stato di conservazione del patrimonio edilizio e le eventuali situazioni di criticità, avendo così il reale identikit per la programmazione degli interventi manutentivi sia per la definizione di una banca dati informativa e documentale





C.S.

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