Il clima di armonia del primo consiglio comunale tra maggioranza e la minoranza in particolare del gruppo consigliare Lega Salvini Piemonte al quarto consiglio dall'insediamento dell'amministrazione Pizzi bis si è incrinato. A creare un grande disappunto del sindaco Lucio Pizzi è stata la richiesta scritta da parte del capogruppo Maria Elena Gandolfi ad alcune interrogazioni presentate.
“In rarissimi casi anche nella passata legislatura- ha detto il sindaco- c'era la richiesta di una risposta scritta”. Il sindaco ha parlato di “interrogazioni roboanti e di protagonismo dell'opposizione”. Epigrafiche e concise le risposte del sindaco. Alla richiesta sulla situazione dei precettori del Reddito di Cittadinanza ha invitato Maria Elena Gandolfi a leggere in particolare atti precedenti. Sul benessere degli animali e sulla creazione di un gattile ha risposto “Si valuterà”. Sull'apertura degli uffici comunali di informazioni al pubblico al sabato ha risposto “Non è possibile”.
In merito alla richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Andrea Audo ha invitato Maria Elena Gandolfi a presentare una pratica di richiesta più completa e dettagliata, rispetto a quella presentata in precedenza dalla consigliera di Forza Italia Marina Oliva. Sull'incentivazione della divulgazione delle gesta storiche della Repubblica dell'Ossola il sindaco ha risposto che l'amministrazione è impegnata da sempre a valorizzare la Resistenza Ossolana e la Repubblica dell'Ossola e ha ricordato che numerose sono le scolaresche che visitano la sala storica. “Valuteremo – ha detto – nel caso altre iniziative”.
Sulle risposte del sindaco alle interrogazioni della consigliera Maria Elena Gandolfi è intervenuto anche il consigliere di Fratelli d'Italia Angelo Tandurella. “Meritavano – ha detto – da parte del sindaco una risposta più articolata”.
Il sindaco ha motivato la sua linea di sintesi con una dichiarazione scritta che ha allegato ad ogni risposta dei documenti all'ordine del giorno presentati da Maria Elena Gandolfi . “Chi siede in maggioranza – ha detto - ha dovere di ascoltare chi rappresenta una parte della popolazione anche in caso sia fortemente minoritaria. Chi ricopre il ruolo di minoranza ha il dovere di praticare un approccio che crei le condizioni per l'ascolto e il dialogo portando se davvero necessario suggerimenti e aiuti concreti. Lo sterile esercizio di protagonismo di opposizione non giova all'interesse della collettività”. La richiesta di risposta scritta secondo il primo cittadino non è un'impostazione costruttiva. “Le richieste di risposta scritta- ha detto - comporterebbero in caso di ampia articolazione comporterebbero un notevole dispiego di tempo da parte del personale addetto alla sbobinatura”. “Mi spiace la richiesta di risposta scritta non mi sembrava strana - ha detto Maria Elena Gandolfi - provvederò ad inviare i file per non aggravare gli uffici”.