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Cultura | 25 dicembre 2021, 14:40

Ultimo appuntamento del 2021 dei ‘Concerti d’autunno’

In Collegiata si esibiranno la corale di Calice, l’Orchestra da Camera della Cappella Musicale e tanti ospiti

Ultimo appuntamento del 2021 dei ‘Concerti d’autunno’

Si chiuderanno martedì 28 dicembre alle ore 21 la Stagione artistica 2021 e la rassegna Concerti d’Autunno della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, con il tradizionale Concerto per il S. Natale che si terrà nell’Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso a Domodossola e che vedrà impegnati i soprani Federica Napoletani e Laura Lanfranchi, il contralto Daniela Valdenassi, il tenore Alejandro Escobar, il basso Lorenzo Battagion e la Corale di Calice, accompagnati dall’Orchestra da camera della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, sotto la direzione di Anselmo Quartagno.

Il programma sarà dedicato a Marc-Antoine Chaperntier (1643-1704) con l’esecuzione dei Noël strumentali H531 e H534, per orchestra e basso continuo e il celeberrimo Te Deum in re maggiore H146 per cinque solisti, coro, orchestra e basso continuo.

Aprirà il concerto l’organista Manuel Signorelli che, sull’organo Bernasconi, eseguirà due suite di Noël di Claude Balbastre (1724-1799). Il basso continuo sarà realizzato utilizzando l’organo a cassapanca messo a disposizione della Bottega Organra Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto.

Il Te Deum H 146 in re maggiore per soli, coro ed orchestra è una composizione realizzata a Parigi, quasi certamente fra il 1688 ed il 1689, anni in cui il compositore ricoprì il ruolo di maestro di musica presso il collegio dei Gesuiti della chiesa di Saint Louis-le-Grand in Rue Antoine. È una delle composizioni maggiormente conosciute di questo autore. Di essa è noto in particolare l'incipit del preludio, utilizzato come sigla iniziale e finale di tutti i programmi televisivi e radiofonici trasmessi in Eurovisione. La composizione venne forse eseguita la prima volta per celebrare la vittoria francese riportata il 3 agosto 1692 nella battaglia di Steenkerque, contestuale alla Guerra della Grande Alleanza che vedeva di fatto il re Luigi XIV di Francia (re Sole) opposto al resto d'Europa. Dei quattro Te Deum di Charpentier pervenuti ad oggi, sui sei probabilmente composti, il Te Deum H. 146 è l'unico a prevedere un organico strumentale comprendente trombe, timpani, flauti, oboi, archi e basso continuo. Charpentier deve aver avuto a disposizione, almeno nella prima esecuzione, otto solisti, un coro ed un'orchestra con almeno tre trombe, oboi e flauti diritti (soprani e contralti). Per l'esecuzione i Gesuiti fecero riferimento anche a musicisti che lavoravano per i teatri. Tra questi, vennero chiamati: il basso Jean Dun ed i castrati Tomaso Carli ed Antonio Favalli. Il modello a cui Charpentier si era probabilmente ispirato era il Te Deum di Jean-Baptiste Lully (1677), come è possibile desumere dal solenne uso delle trombe nel brano d'apertura. Tutto il suo Te Deum vede alternarsi brani sontuosi eseguiti dal coro e dall'orchestra a momenti più raccolti in cui intervengono i solisti (da soli o in varie formazioni) e pochi altri strumenti.

Il concerto, trentesino appuntamento di questa stagione artistica, è reso possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, delle Parrocchie di Calice e dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il sostegno prezioso della Fondazione Comunitaria del VCO, della Città di Domodossola, del Consiglio Regionale del Piemonte e del Ministero della Cultura.

C.S.

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